Chi l’ha detto che gli over sessanta non possono più lavorare? E che il loro posto sia su una panchina o a spasso per i parchi con il cagnolino al seguito? Un destino ingiusto e triste, che avvilisce nella maggior parte dei casi persone ormai in pensione, e che porta a invecchiare precocemente, se non a cadere in una profonda depressione. Il presidente della Provincia Guido Podestà, in occasione della giornata dei nonni, che si terrà domani, ha riflettuto sulla condizione degli over sessanta e ha pensato di dare loro un’altra chance: lavorare, mettendo la propria voglia di relazioni, la propria esperienza e competenza al servizio di tutti.
L’idea nasce da una considerazione: «Un tempo loro, diciamo i “nonni”, avevano un ruolo preciso nella famiglia. Mi ricordo benissimo, io stesso, che ho sei tra fratelli e sorelle, quando alla sera si cenava tutti insieme: si discuteva dei problemi di ciascuno, delle difficoltà, degli eventi della giornata. La società è cambiata: la famiglia si è disgregata, spesso i nonni vivono in città addirittura diversa da quelle dei figli, hanno perso il loro ruolo e sono più soli che mai».
Si parla di mezzo milione circa di over sessanta sul territorio della provincia, ma basta guardare la Montalcini per capire - suggerisce il presidente - che tenendo il cervello attivo si invecchia più lentamente. «A sessant’anni si è al massimo della propria curva professionale, si hanno anche energie e voglia di lavorare». E dire che al Tribunale, negli uffici dei giudici di pace, nei musei, negli ospedali ci sarebbe un gran bisogno di personale... non c’è nulla di più «facile»: unire la domanda e l’offerta. Per questo il numero uno di Palazzo Isimbardi sta pensando di aprire uno sportello che permetta a ciascun nonno di trovare un’occupazione - non retribuita ma con un rimborso spese - secondo le proprie inclinazioni. La Provincia, per esempio, si occupa di dare il patentino di guida turistica: perché non usare la memoria storica della nostra città come Cicerone? E i guardiani dei musei? Non c’è abbastanza personale per tenerli aperti? Ecco servita la soluzione. Stesso discorso vale per gli ospedali e le case di cura. «Faccio notare - continua il presidente - che un notaio può lavorare fino a 70 anni... Ho parlato con il coordinatore dei giudici di pace, Vito Dattolico, che imputava la lentezza con cui vengono esaminate le pratiche proprio alla grave carenza di organico».
Ecco allora che chi ha le competenze, la voglia di lavorare potrebbe dare il proprio contributo nei settori più adatti. Gli uffici della Provincia quindi hanno avuto il via libera per esaminare la domande di personale su tutto il territorio e nei diversi settori per avere una sorta di mappa, che poi potrebbe essere incrociata con l’offerta, appunto, ovvero con chi, magari, tramite uno sportello, si sia fatto avanti con le proprie competenze, esperienza ed energia.
In occasione dalla Giornata dei Nonni Palazzo Isimbardi ha organizzato visite guidate gratuite (h 14 - 19, senza prenotazione) per permettere a tutti, grandi e piccini, di ammirare il soffitto affrescato dal Tiepolo nella sala della giunta e le diverse sale storiche del palazzo che risale nella sua parte più antica al XV secolo.
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