Adesso, finalmente, non si dirà più di un anziano che è solo come un cane. Al massimo, che è solo con un cane. Non è un auspicio, sia chiaro, per vincere la solitudine cui sono spesso costretti tanti nostri nonni ma un dato di fatto. Secondo un’analisi sulle adozioni andate a buon fine di cani, nell’arco del 2010, compiuta in ben cento canili italiani monitorati dall’Aidaa, è emerso che il 35,3% di quelle riuscite appartiene alla fascia degli over 60. Nessuno ha saputo far meglio; neanche i 25-50enni (fermi al 34,5%) che, nell’immaginario collettivo, sono quelli che associamo più facilmente all’accoglienza di cagnolini tra le mura domestiche. I nonni, in sostanza, sono diventati i migliori amici di fido, quelli, cioè, che se prendono l’impegno di portarsi a casa un cane lo fanno con più costanza e serietà. A spiegare questo fenomeno nuovo è Lorenzo Croce, presidente nazionale della Associazione Italiana per la Difesa di Animali e Ambiente: «Il dato seppure parziale che riguarda solamente un sesto dei canili italiani - afferma Croce - è comunque significativo in quanto fotografa un trend diverso rispetto al passato. Gli anziani che adottano i cani molto spesso sono soli, ma comunque in buona salute e stando alle risposte fornite nei formulari di adozione sono in grado di dedicare al loro amico peloso dalle 9 alle 11 ore al giorno».
Del resto, proprio di recente ci hanno dimostrato che avere un cane in casa è un toccasana dal punto di vista della salute fisica obbligandoti, indipendentemente dalle condizioni meteo, a fare ogni giorno del moto (le classiche passeggiate con il nostro amico a quattrozampe). Sul che cane adottare i nonni non hanno dubbi: nel 70% dei casi preferiscono meticci di piccola taglia e di età superiore ai 7 anni. «La scelta di questo tipo di cani e di una certa età fa presupporre che queste persone vogliano un animale tranquillo che possa trascorrere con loro gli anni della pensione in maniera serena», spiega il presidente AIDAA, rivelando anche che: «Una parte dei cani tirati fuori dai nonni in canile viene poi regalata ai nipotini, ma su 100 cani adottati dagli anziani solo 5 fanno ritorno in canile entro un anno e 3 di questi a causa della morte del suo amico umano».
Dall’analisi emerge un’altra notizia positiva. Fa piacere, infatti, rilevare come nel 2010 le adozioni di cani siano aumentate del 4% rispetto all’anno precedente, segno di una sensibilità crescente degli italiani verso questi fidati compagni.
Qualche giorno fa, del resto, sempre l’Aidaa ci ha dimostrato, attraverso un campione di 698 interviste, come siano aumentati i single che possiedono un animale domestico. Dal 46,2% del 2008 siamo passati, nel 2010, ad un significativo 58,8%. I cani, ca va sans dire, sono sempre i più gettonati tra chi vive da solo (poco meno del 50% ne possiede uno) ma anche i gatti si difendono bene (35%) grazie alla loro indipendenza; non a caso sono i preferiti dalle donne e da chi sta molte ore fuori casa. Poi, in ordine sparso, si passa a coloro che possiedono acquari, canarini o altri piccoli volatili, senza trascurare conigli e tartarughe di acqua dolce, entrambi in costante crescita.
Se siete uomini in cerca di una compagna vi converrà approfondire le vostre conoscenze sui conigli.
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