«Non aprire agli sconosciuti». E se ci si accorge di avere a che fare con dei malviventi chiamare subito il «112» o il «113» senza tentare manovre avventate. Anche perché potrebbe succedere a tutti ciò che è successo l'altro giorno a un pensionato genovese di 78 anni, aggredito, malmenato e derubato dopo che aveva tentato di reagire perché aveva scoperto una truffa. L'anziano, che abita in via Molo Ponte Morosini, aveva fatto entrare nella sua abitazione un giovane dall'aspetto distinto, che indossava un vestito elegante e che gli aveva chiesto soldi in beneficenza per la parrocchia. In un momento di distrazione dell'anziano, il giovane, però, era riuscito a impossessarsi di alcuni oggetti d'oro e di alcune banconote lasciate in un cassetto. Il pensionato, mentre stava salutando quel ragazzo distinto, si è però accorto della truffa e ha cercato di fermare il malvivente che, invece di scappare subito nei vicoli del centro storico, lo ha colpito, lo ha malmenato e successivamente ha fatto perdere le sue tracce. Sul posto sono poi intervenuti i carabinieri della stazione della Maddalena.
Un'altra truffa in casa è stata messa segno l'altro giorno pure in corso Firenze. Una pensionata di 81 anni è stata convinta ad aprire la porta a uno sconosciuto, di circa 35 anni, che parlava bene italiano e che portava un paio di vistosi baffi. Il giovane aveva suonato alla porta dell'anziana di Castelletto fingendosi disperato perché il figlioletto sarebbe stato in gravi condizioni e aveva bisogno di urgenti cure mediche. La pensionata aveva quindi aperto e, incautamente, era andata in un'altra stanza lasciando da solo il malvivente. Che poi è sparito portandosi via un paio di sacchetti contenenti oro e preziosi, banconote e un beauty case. I poliziotti della questura, intervenuti sul posto, non hanno potuto fare altro che rincuorare la vecchietta.
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