Aperitivo a ritmo di gospel

Aperitivo a ritmo di gospel

Dall’innodica delle chiese battiste e metodiste ai mille rivoli dello spiritual fino alla nascita del Gospel (nato sotto l’impulso di Thomas A. Dorsey che scrisse decine di inni) la musica religiosa permea le strade del jazz rinnovandosi continuamente.
Così il Concerto di Natale dell’Aperitivo in concerto, domani mattina al Teatro Manzoni, si annuncia come un emozionante incontro tra il gospel del pianista e cantante Joshua Nelson e la tradizione ebraica dei Klezmatics. Un tempo gli inni chiamati jubilee diedero vita a quartetti come Dixie Hummingbirds e Five Blind Boys of Alabama, oggi che la musica vive di contaminazioni Joshua Nelson ha creato il «gospel kosher», intenso incrocio di canti neri arricchiti da influenze soul, blues e jazz. Lo spettacolo s’intitola Brother Moses Smote the Waters e celebra il Natale con una eccentrica ma ottimamente riuscita alleanza fra i suoni afroamericani e quelli della tradizione yiddish dell’Est Europa.
Nelson, cresciuto a New York con i dischi della regina Mahalia Jackson nel cuore, ha sviluppato con profondo rispetto la sua doppia identità di afroamericano e di ebreo, unendo nelle sue composizioni persino testi liturgici ebraici con i più vari generi e stili (emeblematico il disco Hebrew Soul) e collaborando con artisti del calibro di Cab Calloway, Wynton Marsalis, Aretha Franklin, Albertina Walker. Sulla sua storia è stato girato anche un documentario pluripremiato in vari festival.
Anche i Klezmatisc vengono da New York e portano in giro per il mondo i mille sapori della musica klezmer e delle feste ebraiche mescolando antico e moderno, folk e suoni classici, rock e jazz. Non a caso vantano collaborazioni tanto illustri quanto completamente diverse tra loro, come quelle con il guru del beat Allen Ginsberg e i re dell’avanguardia John Zorn e Marc Ribot, come l’attore Robin Williams e gli ex Led Zeppelin Jimmy Page e Robert Plant passando per Lester Bowie e Peter Gabriel. «Radici nella tradizione e sguardo nel futuro; ecco la nostra parola d’ordine.

Europa dell’Est, Stati Uniti, Africa sono le fonti con cui creiamo ogni giorno una nuova realtà musicale», dice il cantante e fisarmonicista Lorin Sklamberg, leader del gruppo affiancato da Frank London alla tromba e alle tastiere, Matt Darriau al sassofono e clarinetto, Lisa Gutkin al violino, Paul Morrissett e Richard Barshay alla sezione ritmica. Una incontro-scontro di festa e di emozione, un concerto di Natale da non perdere, anche se, prima di fermarsi per le vacanze, l’Aperitivo in concerto propone domenica prossima l’Omer Avital Quintet.

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