(...) si sono verificati a Milano e a Savona. In particolare il sostituto procuratore genovese Francesco Pinto starebbe seguendo tre filoni di indagine: la prima, che ha come ipotesi di reato la turbativa dasta, riguarderebbe le gare per la bonifica delle aree di Cornigliano lasciate libere dalle acciaierie Ilva. E ieri sono trapelati anche i primi nomi. Secondo gli investigatori, limprenditore genovese Gino titolare dellazienda di bonifiche Eco.Ge sarebbe stato alla guida di un cartello per consentire laggiudicazione degli appalti a sue imprese o per darle in subappalto a ditte compiacenti. Il nome dellimprenditore, che ha cantieri in tutta Italia, era arrivato alla ribalta dei giornali già un anno fa, ai tempi di Mensopoli. Poi cè un altro filone dellindagine che riguarda invece una serie di false fatture emesse da Mamone e dalle sue ditte per operazioni inesistenti; il ricavato sarebbe servito a sponsorizzare squadre sportive, in particolare ciclistiche. «Il mio cliente, che non è mai stato indagato prima, è in condizioni di dimostrare tutto quello che ha fatto. Le sponsorizzazioni sono realmente avvenute ed è tutto documentato. Tra laltro ci sono le foto col logo sulle magliette dei ciclisti e nella stessa sede della EcoGe ci sono alcuni dei trofei vinti dalla squadra», ha spiegato il legale di Mamone, lavvocato Andrea Campanile, che per conto del suo assistito ha espresso grande preoccupazione per le ripercussioni che tutta questa vicenda, «che sarà chiarita», potrebbe avere sullazienda, che occupa 155 dipendenti. Esiste anche un terzo filone dellinchiesta che ipotizza invece il reato di corruzione, per la bonifica dellex oleificio Gaslini. Indagati in questa tranche sarebbero oltre a Gino Mamone anche limprenditore immobiliare milanese Michelino Capparelli in concorso con lavvocato Massimo Casagrande (ex Ds ed ex consigliere comunale) e lex assessore comunale Paolo Striano (ex Margherita) che nella loro qualità di amministratori comunali fornivano informazioni riservate. In particolare questi ultimi due nomi sono riferibili anche allinchiesta Mensopoli, dalla quale questa seconda, più corposa, ha preso avvio. Secondo quanto emergeva dalle intercettazioni dellinchiesta sulla ristorazione scolastica infatti, lex assessore Striano, in qualità di componente della Terza Commissione per lUrbanistica, avrebbe agito, secondo laccusa, nella compravendita - tra gli indagati Mamone e Capparelli - dellarea ex oleificio Gaslini di Genova.
A questa trattativa avrebbe partecipato, dietro ricompense in denaro, anche lavvocato Massimo Casagrande che insieme a Striano avrebbe agevolato un progetto di Mamone, forse relativo a concessioni edilizie. Lindagine sarebbe nata anche dalle risultanze investigative dellindagine sui funzionari delle Dogane del Vte e spedizionieri del 2004.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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