Sabrina Cottone
È dovuta scappare dagli uffici di viale Monza, presi dassalto da aspiranti candidati alle amministrative del 28 maggio. E dal «rifugio» in cui lavora alla chiusura delle liste insieme con i vertici cittadini, Mariastella Gelmini, la coordinatrice regionale di Forza Italia, racconta: «Purtroppo bisognerà escludere molte persone nuove che ci avevano chiesto di candidarsi con noi». Il capolista è Silvio Berlusconi e, assicura lei, non è una candidatura di bandiera: «Stiamo costruendo un comitato elettorale per il presidente azzurro e lui ci ha garantito grande presenza sul territorio». Non sono tramontate le speranze di avere il sindaco, Gabriele Albertini, come testa di serie: «Per noi è fondamentale che partecipi alla campagna elettorale».
La lista civica Moratti ha tra i candidati esponenti di ambienti tradizionalmente vicini alla Casa delle libertà e in particolare a Forza Italia. Non temete che vi rubi voti?
«Non siamo preoccupati perché limportante è vincere. Lobiettivo è che Letizia Moratti diventi sindaco, anche se la sua lista pesca certamente anche dal bacino di Forza Italia. In ogni caso abbiamo definito il simbolo, che avrà il nome della candidata: sarà Forza Italia per Moratti sindaco».
Nellopposizione cè chi sostiene che la candidatura di Berlusconi sia un segnale di debolezza.
«Al contrario, è un grande riconoscimento che il presidente ha fatto a Milano e alla sua centralità. Come dice Gianpiero Borghini, la scelta di Berlusconi si inserisce in una nobile tradizione della nostra città che ha sempre visto i suoi politici nazionali in consiglio comunale. Penso a Bettino Craxi ma anche a Giovanni Spadolini e altri leader».
Ma Berlusconi sarà davvero presente a Milano?
«Ci ha assicurato la sua partecipazione sul campo, a partire dalla manifestazione al Palalido il 7 maggio e in piazza Duomo il 26 maggio. Ora più che mai cè la necessità di rappresentare il blocco economico e sociale che ha dimostrato di riconoscersi in Forza Italia. La posta in gioco è alta e stiamo organizzando un comitato elettorale per Berlusconi, del quale farà parte anche lassessore Bruno Simini».
Avete perso le speranze di avere in lista Gabriele Albertini?
«No e anzi ne approfitto per lanciare un appello al sindaco perché si candidi con Forza Italia. Per noi è fondamentale che partecipi alla campagna elettorale. È vero che cè stata qualche incomprensione con la candidata Letizia Moratti, ma spero che sia tutto risolto e che nella sostanza ci sia accordo tra di loro».
In questo momento cè una grande insoddisfazione di An per essere stata esclusa dalla scelta degli elettori del presidente della Repubblica. È una situazione pericolosa per lintesa nella coalizione?
«Riteniamo che An sia un alleato leale, un pilastro della coalizione. Siamo dispiaciuti dellaccaduto e stiamo cercando una compensazione, per esempio in Piemonte, per vedere se si riesce a votare un consigliere di Alleanza nazionale e a rimarginare la ferita».
La Russa non esclude che possano esserci conseguenze anche per Palazzo Marino.
«Diamo tutta la nostra disponibilità a sederci intorno a un tavolo, perché il progetto della Casa delle libertà non può essere disatteso proprio adesso che ha ricevuto una conferma tanto forte in Lombardia. Sono certa che troveremo soluzioni positive grazie anche alla tornata di amministrative in arrivo in Regione».
Cè in ballo anche la contesa sul vicesindaco di Milano. Pensa che sarà di An?
«Perché no».
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