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Appello alla Sciorba per i doriani sconfitti 2-1

Fare la conta di chi mancava piacevole non lo è mai. Nella sconfitta per 2-1 patita dalla Sampdoria Primavera a Reggio Calabria, però, le attenuanti blucerchiate legate alle assenze sono parecchie. Fiorillo (impegnato con la prima squadra), Lanzoni (acciaccato in panchina), Signori (squalificato per due turni), Koman (con la nazionale Under 19 ungherese) rappresentano pedine imprescindibili nello scacchiere disegnato da Fulvio Pea: regalarle in un sol colpo ad una formazione tosta come la Reggina dell’ex di turno Roberto Breda, in una sfida cruciale come l’andata degli ottavi di finale del campionato di categoria, giocata peraltro sul difficile terreno del «Sant’Agata», può costarti caro. 2-1, infatti, dicevamo. A fronte del poker di illustri indisponibili, il calvo mister di Casalpusterlengo manda fra i pali il fuoriquota Di Gennaro; il pacchetto difensivo è composto da Calzolaio, Rossini e Sembroni; sulle fasce agiscono al solito Eramo e Bianco; Poli tesse le fila in cabina di regia supportato da Cucciniello, mentre Gulan e Marilungo supportano a loro volta l’unica punta Scappini. Sotto le nubi calabresi, la contesa si accende al minuto 24 quando Andrea Poli trasforma un calcio di rigore concesso dal fischietto palermitano Fatta. Per il geometrico gioiellino di Vittorio Veneto è il quarto centro in campionato, ma l’illusione doriana animata dal suo gol dura soltanto fino al 62’. Per un fallo di Di Gennaro (ammonito nell’occasione), Fatta assegna infatti un altro penalty, questa volta agli amaranto, i quali dagli undici metri non sbagliano e pareggiano i conti con Nicolas Viola. E, purtroppo per il Doria, non finisce qui perché, a 120 secondi dal triplice fischio finale, i padroni di casa segnano il sorpasso grazie a Iannazzo, completando la rimonta per il pesantissimo 2-1 conclusivo.

Un risultato, questo, che nel retour match di sabato prossimo alla “Sciorba” obbliga i ragazzi di Pea alla vittoria. Nulla, in vista della final-eight abruzzese di Chieti, Ortona e Vasto (in programma dal 2 all’8 giugno 2008), è ancora compromesso.

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