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Appennino, la terra trema: paura nel Mugello

Scossa di magnitudo 4.2 registrata dall'Istituto nazionale di geofisica alle 22.04, seguita da una replica di 2.8 alle 22.15. Epicentro del terremoto tra Barberino del Mugello. La scossa avvertita a Firenze e Bologna e in altre località di Toscana ed Emilia Romagna

Appennino, la terra trema: paura nel Mugello

Roma - Trema la terra nell'Appenino tosco-emiliano e torna la paura del terremoto, cinque mesi dopo il sisma che ha devastato la provincia dell'Aquila: una scossa di magnitudo 4.2 è stata registrata dagli strumenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 22.04 nel distretto sismico del Mugello, seguita da una replica di 2.8 alle 22.15. L'epicentro del terremoto è stato individuato dagli strumenti tra i comuni di Barberino del Mugello, Scarperia e Borgo San Lorenzo, a una profondità di 3,5 km (5,6 km la replica), ma dalle prime verifiche effettuate dai vigili del fuoco e dal Dipartimento della Protezione Civile non risulterebbero danni a persone o a cose. Proprio la poca profondità del sisma ha però fatto sì che la scossa fosse sentita distintamente non solo nei paesi limitrofi ma anche a Bologna e Firenze e nelle province di Modena, Imola, Pistoia e Prato.

Nella zona dell'epicentro la gente si è riversata in massa nelle strade per la paura di eventuali crolli e molte famiglie sono salite in auto e si sono allontanate dalle proprie abitazioni. Secondo gli abitanti sono state diverse le scosse nel corso della serata e la più forte, quella delle 22.04, ha fatto cadere libri e suppellettili da armadi e mensole, anche se non ha creato problemi più seri. Anche a Prato diversi cittadini sono scesi in strada, intasando i centralini di vigili del fuoco e vigili urbani, così come a Agliana e Quarrata, due centri in provincia di Pistoia da dove sarebbero arrivate la maggior parte delle segnalazioni. Anche in questo caso non si registrerebbero danni, sottolinea in una nota la sala operativa della protezione Civile di Firenze che invita alla calma.

Nessun problema anche in Emilia Romagna, dove decine di telefonate sono arrivate alle centrali operative dei vigili del fuoco da Bologna ma anche da vari comuni della collina e dell'Appennino - da Pianoro a Monzuno, da San Benedetto Val di Sambro a Castiglione dei Pepoli - dove diverse persone, preoccupate, sono scese in strada. Nessuna però, per chiedere un intervento. "Dai primi riscontri - ha detto il dirigente della protezione civile dell'Emilia Romagna, Demetrio Egidi - non abbiamo segnalazioni di danni".

"Il terremoto è da considerarsi di media entità e superficiale, in quanto è avvenuto ad una profondità tra i tre e i sette chilometri". Lo hanno rilevato i responsabili di 'Prato ricerche-Istituto geofisico toscano', un osservatorio sismologico attivo dal 1930 che ha una rete locale nel Mugello. "Si sono verificate altre scosse di assestamento - hanno spiegato i tecnici - che hanno avuto una intensità elevata nell'ora successiva all'evento principale ma che si stanno attenuando col passare del tempo.

E' comprensibile lo spavento da parte della popolazione, ma è prevedibile che le scosse si vadano riducendo per numero e intensità". 

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