Appesi a bomber Floccari e a una difesa col lucchetto

Otto punti nelle ultime quattro partite, la miglior serie positiva della stagione. La Lazio non è ancora salva, ma i segnali di ripresa dell’ultimo mese danno fiducia. E la salvezza, secondo il tecnico Reja, si conquista così, facendo un passetto alla volta. Certo, per molti il pareggio con il Napoli ha avuto il sapore di un’occasione persa, ma di questi tempi meglio accontentarsi. La speranza di evitare la retrocessione passa attraverso cinque motivi.
L’organico - Il gruppo di Reja non sembra inferiore a quello delle squadre che stanno lottando per evitare la serie B. Ha un buon portiere, una difesa con giocatori di esperienza, un centrocampo battagliero e nello stesso tempo operaio, un attacco dotato di elementi di talento. Reja sta lavorando al meglio e nella sua carriera ha già realizzato altri miracoli: un altro punto a favore del club biancoceleste. Il calendario non è facilissimo (sfide a Roma e Inter, scontri diretti a Bologna e Livorno - quest’ultimo potrebbe già essere in B - e in casa con l’Udinese, sfida meno impegnativa - almeno sulla carta - sul campo del Genoa), ma per la salvezza bastano sei punti, ovvero due vittorie. Sperando che la Roma faccia un piacere ai cugini battendo domenica l’Atalanta.
La compattezza del gruppo - Nemmeno un mese fa la sconfitta interna con il Bari, uno dei momenti più bassi della stagione. Il ritiro di Norcia, senza dirigenti (Lotito e Tare si sono fatti da parte), i giocatori - capitan Rocchi in primis - hanno avuto modo di parlarsi e ricompattarsi. Hanno guardato agli errori fatti, a cosa migliorare e soprattutto a trovare coesione nello spogliatoio. Sono nati così i quattro risultati utili consecutivi che hanno rilanciato le quotazioni della Lazio nel borsino salvezza. Una squadra che prima era impaurita e poco reattiva, adesso almeno gioca e racimola punti importanti per la classifica.
La difesa - I 34 gol subiti (uno in meno della Roma!) fanno della Lazio la quarta difesa meno battuta del campionato: solo Inter, Milan e Chievo hanno fatto meglio. Nella striscia positiva delle ultime tre settimane, la retroguardia biancoceleste ha incassato due reti. Una manna se si pensa che la porta di Muslera è rimasta inviolata per due partite di seguito (cosa mai successa nel girone di ritorno, dove solo a Parma la Lazio era riuscita a non prendere gol). Lo schieramento a tre sembra aver dato il giusto bilanciamento al reparto e i due esterni rientrano sempre a dare una mano. Fermo restando che Lichtsteiner ha anche segnato due reti nelle ultime partite.
Bomber Floccari - I numeri dell’attacco laziale non sono certo degni della solidità difensiva. Solo 28 reti all’attivo (come il Chievo, peggio solo il Livorno ultimo in classifica), ma sei di queste portano la firma di Sergio Floccari. La punta calabrese ha anche realizzato un gol in Coppa Italia: in molti si chiedono cosa avrebbe potuto fare se non fosse arrivato soltanto a gennaio e se non avesse dovuto fare i conti con qualche infortunio che ne hanno limitato l’impiego. La sua media gol potrebbe essere sufficiente per la salvezza, ma qualcuno aspetta i gol di Zarate, chiamato a un finale di campionato che riscatti la stagione in chiaroscuro.


Il pubblico - La guerra a Lotito non è finita, ma almeno i tifosi sembrano essersi riavvicinati alla squadra, forse consapevoli dello sforzo e dell’impegno che i calciatori hanno messo nelle ultime partite. La cartina tornasole sarà il derby del 18 aprile, dove l’apporto del pubblico (la Lazio giocherà in casa) risulterà fondamentale. Anche perchè la stracittadina non risponde a logiche di classifica.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica