Approvato il decreto anti-monnezza

da Roma

È stato approvato ieri alla Camera con 300 voti a favore, 23 contrari e 200 astenuti il decreto sull’emergenza rifiuti in Campania. Dalla prossima settimana il testo sarà all’esame del Senato e approderà il Aula per il via libera definitivo l’8 luglio. Nel provvedimento è inserita anche la misura contro la quale si era battuto il Carroccio, secondo la quale le regioni per cui è stato dichiarato lo stato di emergenza, previo decreto del Tesoro, «restituiscano» i fondi spesi per risolverla attraverso decurtazioni dei trasferimenti statali. Una norma di principio, ha spiegato il governo.
«L’emendamento approvato - puntualizza il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito - punta a introdurre un principio virtuoso di responsabilizzazione degli enti locali nella gestione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani. La norma inoltre prevede specifici meccanismi di responsabilizzazione finanziaria per le regioni interessate dalla dichiarazione dello stato di emergenza nel settore dei rifiuti».
Ma il Pd insorge contro la norma «anti-Campania», anche se con la sua astensione finisce per dare un mezzo via libera.

E definisce anche come «gravi» le deroghe che il decreto assegna al sottosegretario di Stato in materia di sicurezza e salute dei lavoratori. Nel voto finale del decreto l’opposizione, comunque, si divide in tre, con il sì dell’Udc, il no dell’Idv e l’astensione, appunto, dei democratici.

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