MilanoAnche alla Scala la crisi si fa sentire e si tira la cinghia. Non come altrove, daccordo. Per la prossima stagione, presentata ieri, si attendono infatti sette nuove produzioni dopera più cinque riprese, e sei balletti tra cui due nuovi di zecca. Sfilano belle voci, bacchette, registi e ballerini. Il sovrintendente Stéphane Lissner ammette, però, che ha dovuto far slittare in là di qualche anno Luisa Miller e lIncoronazione di Poppea «per non rischiare di far saltare produzioni a stagione avviata», spiega.
Ritocchi e slittamenti a parte, Lissner ieri ha presentato finalmente il cartellone che aveva in testa appena varcata la soglia della Scala, nel maggio 2005, ma che ha richiesto un lungo arco di tempo affinché si potesse realizzare. Perché gli artisti vanno richiesti con largo anticipo, «vogliono essere sicuri di lavorare con i colleghi che stimano», osserva il sovrintendente tirando in ballo le sane ragioni delletica e del sentimento. Quegli stessi artisti che, poi, volano nelle desertiche Abu Dhabi e Doha catalizzati dalle dune di petrodollari. La famiglia dartisti attesi dal prossimo 7 dicembre ha il suo leader massimo in Claudio Abbado, che dopo 24 anni di assenza da Milano tornerà a giugno in virtù dun eco-ricatto: vuole alberi. E alberi siano. Letizia Moratti, sindaco di Milano e presidente del Cda, ha confermato il progetto di piantumazione di alberi. E laltro grande assente, cioè Riccardo Muti? «Gli ho mandato una lettera, ma non ho avuto risposte. Forse non lha ricevuta, sarà colpa delle poste italiane» ironizza Lissner.
Fra i direttori che Lissner avrà per la prossima edizione, campeggia Daniel Barenboim, sul podio della Carmen di Georges Bizet, lopera dellinaugurazione con Anita Rachvelishvili, georgiana, 25 anni, appena sfornata dallAccademia del Teatro, nei panni della protagonista. Già, una sfolgorante promessa anziché una solida garanzia per una prima scaligera: i tempi cambiano. Una Carmen che si preannuncia esplosiva considerato che sarà Emma Dante a curarne la regia. A Pierre Boulez lonore di inaugurare la stagione Sinfonica, con Maurizio Pollini al pianoforte. Il Novecento offre due nuove produzioni e riporta alla Scala Daniele Gatti, impegnato in Lulu di Alban Berg per la regia di Peter Stein, e il finlandese Esa-Pekka Salonen, mai prima al Piermarini, sul podio per Da una casa di morti di Leos Janacek con Patrice Chéreau alla regia. Altra regia superlativa, quella del lituano Eimuntas Nekrosius, firma di Faust.
Lelenco di belle bacchette include il nome di Zubin Mehta, direttore del Tannhauser secondo la nuova produzione di La Fura dels Baus. Quanto alle orchestre di punta, ecco i Wiener con Georges Pretre, la London Symphony con Daniel Hardin e i complessi di Santa Cecilia diretti da Antonio Pappano. Discorso voci: riflettori puntati sul tenorissimo Placido Domingo, che festeggia i suoi 40 anni di Scala, il 9 dicembre, con il primo atto da Die Walküre diretto da Barenboim. Che lo dirigerà pure nella primavera del 2010, nel Simon Boccanegra.
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