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Aptuit compra il centro Glaxo: salvi i posti di 462 ricercatori

Il Centro ricerche di Verona dell’azienda farmaceutica GlaxoSmithKline passa all’americana Aptuit: aziende e sindacati ieri mattina hanno firmato l’accordo definitivo al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. L’intesa - viene sottolineato - garantisce la continuità del Centro con la cessione alla Aptuit e la tutela dell’occupazione. La società acquirente è stata assistita in qualità di advisor dall’avvocato Enrico Sisti, dello studio Rucellai e Raffaelli. L’accordo - che ha visto il coinvolgimento anche dei ministeri dell’Economia, dello Sviluppo economico, della Salute e della Ricerca, oltre che della Regione Veneto - è stato firmato da tutti i sindacati di categoria della chimica, assieme ai rappresentanti della Confindustria. Sono 462 i ricercatori del centro veronese, centro di riferimento mondiale per la ricerca di base sulle neuroscienze e le malattie psichiatriche. Il 4 febbraio scorso la Glaxo aveva annunciato la decisione di chiudere il Centro di Verona (insieme con altri 4 tra Gran Bretagna e Nord America).
Il 28 maggio era stato firmato un accordo preliminare tra le due aziende. La statunitense Aptuit è una società specializzata nelle attività di ricerca e sviluppo. Ieri l’accordo definitivo per la cessione del ramo di azienda.

Nel verbale sottoscritto, «la soluzione individuata» viene ritenuta «rispettosa dei principi di tutela dell’occupazione, delle professionalità e della sostenibilità economica dell’iniziativa e, per questo, idonea a risolvere positivamente la vertenza in atto», riconoscendo l’attrattività del Paese.
Glaxo «conferma l’impegno a sostenere l’avvio della nuova iniziativa e a proseguire le attività in Italia anche con riferimento alla ricerca clinica e allo sviluppo degli insediamenti produttivi presenti».

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