«Il futuro? Un'idea precisa non ce l'ho. Non ho avuto nessun contatto né con il Liverpool né con la dirigenza della Juve. Comunque non è un'ossessione e se dovessi tornare in Inghilterra non sarebbe un problema, visto che la Premier League è in questo momento il campionato migliore del mondo». Alberto Aquilani risponde così alle domande sul suo futuro.
A maggio la Juventus deve decidere se riscattarlo o meno dal Liverpool: «Quando sono arrivato in Italia sapevo che era solo un prestito e che a maggio si sarebbero tirate le somme. Ma non ho mai pensato all'eventuale riscatto come un'ossessione. In questo momento non so niente ma sono tranquillo. Spero solo di continuare a star bene e di dare il meglio, poi non dipende tutto da me: quello che mi verrà proposto lo analizzerò in separata sede», dice Aquilani dal ritiro della nazionale a Coverciano.
Un eventuale ritorno a Liverpool non sarebbe un dramma: «Mi sono infortunato tre mesi poco dopo avere firmato», dice soffermandosi sulla sua esperienza ad Anfield Road, «andare in una squadra e in un campionato nuovi stando fermo così tanto non è facile, ma la mia esperienza è stata positiva: anche se ho giocato poco ho fatto cose buone e sono convinto che tifosi del Liverpool hanno apprezzato il mio atteggiamento in campo. Poi sono venuto in Italia e ho ritrovato la nazionale, ma questo non vuol dire che se andassi di nuovo all'estero la perderei».
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