Un arabo ha le forbici su Bush

Si sveglia all’alba ogni mattina, si inginocchia per la prima delle cinque preghiere e legge per venti minuti il Corano. Si chiama Karim Ghassan, ma tutti lo chiamano «Gus» cioè «Gas», ha 62 anni, è arabo. Ed è l’unico uomo al mondo che può mettere le mani addosso a Bush. Gus è nato a Tripoli del Libano da una famiglia siriana e la sua prima America è stata New York nel 1969 «ma era troppo fredda per restarci». Così ha aperto la sua sartoria, la Ghassan Taylors, nel centro di Austin, Texas, «il posto più bello d’America», una piccola impresa artigianale, cinque persone, tutto in famiglia, Gus, la moglie Amal, il cognato Joseph, la cognata Hayad, la sorella della cognata Wafaa. Ma con un cliente molto particolare: il presidente degli Stati Uniti in persona. Gli prese le misure per la prima volta dieci anni fa: «Aveva la 41 di torace, adesso ha la 45. Si, è un po’ ingrassato...». Qui, nella capitale dello Stato di Bush, 600mila abitanti e un milione e mezzo di pipistrelli, Gus cuce abiti su misura che costano dai due ai cinque milioni l’uno.

Fu suo l’ultimo vestito di Lyndon Johnson e sono suoi il cappotto nero che Bush indossava il giorno del giuramento e i giacconi verdi di Camp David. Una volta però è stato Bush a regalargli una cravatta: «Già, ma la moglie Laura l’aveva comprata da me...»

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