L a rissa andata in onda a Cagliari, alla fine della partita vinta dalla Reggina, va al di là dei motivi che lhanno originata perché testimonia lo scarso rispetto in voga fra i calciatori: luno contro laltro armato. Con tanti saluti al sindacato che non riesce a far sentire la sua voce. È lemblema di una giornata fatta di scene western, pestoni gratuiti, calcioni sulle gambe a pallone lontano, assalti allarma bianca sui portieri per conquistarsi un rigore e via di questo passo. Lufficio dinchieste ha immediatamente interrogato quei calciatori (Langella, Lopez, Abeijon e Tedesco) che hanno infiammato i momenti successivi al triplice fischio di Cagliari. Parrebbe che ledificante commedia sia stata innescata da una frase di Tedesco sulla figlia di Abejon, affetta da una malformazione. Di qui la reazione delluruguagio, al quale non ci vuole molto per scaldarsi, ne sa qualcosa perfino il suo presidente Cellino, che è stato spalleggiato dal connazionale Lopez e dal sanguigno Langella nel tentativo di farsi giustizia. Come nei film western. Abeijon avrebbe urlato a Tedesco: «Dimmi pure che sono un asino come calciatore, ma non toccarmi mia figlia». La controparte smentisce con sdegno. Resta lo squallore della vicenda indipendentemente da come la si rivolti. Ai tempi della Grande Inter Suarez fu espulso per un gesto di reazione in un derby: «Mi continuavano a dire ico de puta, e io non ci ho visto più». Del genere la mamma è sacra, immaginatevi una bimba che non ha avuto dalla vita la fortuna di altri coetanei. Alla giustizia sportiva, subito intervenuta, il compito di infliggere pene pesantissime alle eventuali mele marce.
Ma cosa dire, caro Campana, di quei calciatori che fanno parte della tua associazione e picchiano come squadristi di piazza? Falcone, vistosi superato da Rocchi, ha rifilato un calcione allattaccante laziale. Floccari è entrato a gamba tesa su De Sanctis in uscita, gli ha fatto male e ha avuto anche la spudoratezza di reclamare il rigore. Colonnese non ha avuto riguardi per Pinardi che non era neppure in possesso di palla.
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