Arcangeli, la vita di campagna del re della biancheria

Mario Arcangeli è l’imprenditore italiano della biancheria per la casa tra i più noti al mondo, con il suo marchio «Mastro Raphael». Uomo di gusto, ci racconta la sua casa, esempio di abitare «all'italiana».
SEMPLICITÀ «I materiali sono autentici: il cotto, la pietra, il legno; gli accessori collezioni di ceramiche e pezzi di antiquariato. Una casa campagnola, anche per la sua collocazione del centro-sud, a Spoleto. Il soggiorno ha una pavimentazione in cotto levigato, antico, al centro del quale domina un ampio camino del Seicento umbro, con divani rivestiti tutti a Petit Point e una grande porta a vetri sul cortile interno. Una grande libreria e divani in pelle di Gavina caratterizzano invece la piccola biblioteca nella quale è racchiusa tutta l'evoluzione stilistica della mia azienda».
I COLORI «Per i tessuti ho scelto una gamma di tinte che si sposassero con i materiali, dal rosso al ghiaccio, dal naturale al salmone. Invece per la camera da letto ho scelto delicatissime sfumature di celeste, su stoffe che rivestono il grande letto, un tavolo e un pouff di fondo-letto. C'è poi un camino decorato e un grande quadro ad olio che raffigura una Madonna. Alle finestre tende in lino trasparente in due tonalità sovrapposte, celeste e ghiaccio».
IL CALORE «Il fulcro della nostra convivialità campestre è la cucina. È in muratura, con sportelli in legno e un grande focolare a lastroni in ghisa. Al centro un grande tavolo dal piano in marmo, e a parete una bella credenza d'epoca».


IL SOGNO «Ho due case in mente: a Roma, arredata in rigoroso stile direttorio, in pieno centro a guardarne i tetti; l'altra tradizionale, in Sardegna, a mezza collina con vista dello splendido mare. Ma in realtà amo la Spoleto in cui viviamo».

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