Seimila anni fa l'agricoltura arrivò in Gran Bretagna e nulla fu più come prima. Soprattutto in  fatto di sesso.
 Intorno al 4000 avanti Cristo gli antichi abitatori dell'isola che i greci avrebbero chiamato  Prettannia e i romani Britannia cominciarono a scoprire i numerosi vantaggi economici e sociali  della coltivazione dei campi e i loro capitribù, cogliendo la palla al balzo inventarono i  baccanali. Questa è in sintesi la conclusione di una ricerca dell'Università di Cardiff, che  rivisitando una tecnica rivoluzionaria per la datazione dei reperti del passato, ha realizzato  una cronologia dettagliata del debutto in Gran Bretagna, a quelle latitudini siamo nel pieno  dell'Età della pietra, dell'agricoltura e della conseguente espansione delle relazioni sociali. Un fenomeno che secondo gli studiosi gallesi portò a profondi cambiamenti sociali, culminati  nella costruzione di siti recintati dove capi e autorità spirituali davano party e banchetti per  stabilizzare il proprio potere. Grandi feste sfrenate che erano un po' l'equivalente preistorico  del festival di Glastonbury - famosissimo in Inghilterra per il grande quantitativo di droga  consumata dai partecipanti - con folle di uomini e donne raccolti a far festa durante l'estate e  soprattutto con giovani uomini che incontravano le donne delle comunità vicine per sposarle,  mentre mandrie di bestiame erano abbattute per garantire il cibo a tutti. Una sorta di «orgia  comunitaria» del neolitico organizzata nei terrapieni delle colline inglesi oltre 6mila anni fa.
  La tecnica di datazione dei reperti usata dai ricercatori di Cardiff è nota come sistema  bayesiano, dal matematico del 18esimo secolo Thomas Bayes che offrì risultati più precisi delle  datazioni dei reperti preistorici effettuate con il metodo del radiocarbonio. «In passato le  datazioni di cimeli in legno e ossa si calcolavano con margini di errore anche di cento anni. Adesso invece abbiamo ridotto il margine al massimo di 20 anni», ha spiegato uno dei  responsabili della ricerca, Alasdair Whittle al Guardian. «La datazione ci ha permesso di  stabilire che l'arrivo dell'agricoltura in Gran Bretagna è avvenuto intorno al 4050 avanti  Cristo - ha aggiunto - e che in un solo secolo ha stravolto la società e le sue relazioni. Uno  stravolgimento testimoniato proprio da quei baccanali del neolitico, organizzati in luoghi  recintati per suggellare la coesione sociale e le cause comuni intorno a un leader carismatico e  potente. «Un capo che all'epoca - ha concluso - durante le celebrazioni attirava le masse come  oggi fanno le rockstar ai festival di musica».
 Insomma, la prima rivoluzione agricola britannica fu molto più eccitante della seconda, quella  che fece dell'isola al di là della Manica la patria della agricoltura europea moderna. Quella  che avvenne sul finire del Medioevo, quando alla cerealicoltura di tradizione tardoromana  vennero sostituite le le «rotazioni» delle coltivazioni. E che fu completata con la prima  selezione degli animali domestici, la creazione di razze specifiche per la carne, il latte, la  lana... E che diede origine a una festa altrettanto eccitante, cioè pochissimo: il Royal show.
Archeologia, 6mila anni fa l'Inghilterra scoprì l'agricoltura (e le orge)
Secondo l'Università di Cardiff, intorno al 4000 avanti Cristo in Gran Bretagna si iniziò a coltivare la terra e l'evento sconvolse la società del tempo. Un secolo dopo, ogni anno i capitribù organizzavano veri e propri baccanali per favorire gli incontri sessuali e la nascita di nuove famiglie
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