Un'officina metallurgica per la lavorazione del bronzo e dell'argento della prima metà del II millennio avanti Cristo è stata scoperta nel sito di Qatna, l'antica capitale siriana (oggi Mishrifeh), dalla missione archeologica congiunta dell'università di Udine e della Direzione generale delle antichità e dei musei della Siria. Lo ha reso noto l'Ateneo friulano.
Il ritrovamento permetterà di far luce sulle tecniche di produzione dei metalli, sull'origine delle materie prime e sulle reti commerciali che distribuivano il metallo nel Vicino Oriente antico. «Si tratta - ha detto Daniele Morandi Bonacossi, co-direttore della missione con Michel Al-Maqdissi - di un rinvenimento unico nel suo genere nell'archeologia della regione siro-palestinese».
La dodicesima campagna di scavo degli archeologi dell'ateneo friulano a Qatna ha portato anche al ritrovamento di uno scarabeo egizio dell'inizio della seconda metà del II millennio avanti Cristo con montatura in oro e cartiglio con la titolatura reale del faraone Amenhotep III. «Un ritrovamento di eccezionale importanza - ha aggiunto Bonacossi - che conferma gli stretti rapporti fra l'Egitto e l'antica città siriana che per molti secoli ha governato un vasto regno al centro delle vie carovaniere fra Oriente e Occidente».
La missione ha inoltre completato la prima tranche dei lavori di restauro del grande palazzo reale rendendo fruibili al pubblico 6.
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