Cultura e Spettacoli

Arco e frecce conquistano gli Usa

Arco e frecce  conquistano gli Usa

Niente maghetti, né vampiri, né licantropi, né mutanti. La formula narrativa scelta dalla scrittrice americana Suzanne Collins è risultata vincente senza ricorrere a personaggi già rimasticati dalla letteratura «young adults» degli ultimi anni. La sua saga The Hunger Games è infatti riuscita a vendere solo negli Usa quasi due milioni di copie e ne è protagonista una singolare eroina, Katniss Everdeen, che sopravvive facendo ricorso solo ad arco e frecce. Una ragazza inseguita quotidianamente dalle telecamere che riprendono le sue gesta e le ripropongono all’interno di un reality show chiamato proprio Hunger Games.
Sulle rovine degli ex Stati Uniti d’America, in un futuro molto vicino a noi, è sorto un nuovo stato battezzato Panem. Il resto del mondo è distrutto e solo a Capitol City (la capitale di Panem) gli abitanti vivono in case dotate di confort, la tecnologia è avanzata e non manca mai il cibo. L’ex Nord America è diviso in 12 distretti. Mentre il tredicesimo è stato raso al suolo perché aveva osato ribellarsi al nuovo sistema. Proprio a causa di quella insurrezione Capitol City organizza ogni anno un terribile reality che prevede che ogni distretto mandi un ragazzo e una ragazza (fra i 12 e i 18 anni) a combattere nell’Arena per garantire ai propri concittadini la fornitura di cibo annuale. I piccoli eroi lotteranno fra loro come bestie per cercare di conquistarsi «pubblico, sponsor e audience». Ma durante la 74ma edizione degli Hunger Games accade qualcosa che spezza le regole di quel sistema barbarico: la sedicenne Katniss Everdeen si offre volontaria per partecipare al «gioco» e salvare la sua sorellina Primrose. Da quel momento Katniss, che dovrà far ricorso alle sue abilità di cacciatrice nei boschi, diventerà un modello pericoloso per Panem...
La saga di Hunger Games, iniziata nel 2008, è da tre anni in cima alle classifiche del New York Times, e Time Magazine ha nominato Suzanne Collins nel 2010 nella top list delle maggiori «influential people» degli ultimi dieci anni. In Italia, Mondadori ha pubblicato finora due romanzi della serie: Hunger Games (2009) e La ragazza di fuoco (2010); e il terzo (gia uscito negli States e intitolato Mockingjay) è previsto in traduzione per l’anno prossimo in contemporanea con l’uscita a marzo del film che la Lion Gates ha prodotto ispirandosi alle storie della Collins (i primi trailer escono in questi giorni oltreoceano). Una pellicola sceneggiata e diretta da Gary Ross nella quale il ruolo di Katniss Everdeen è affidato a Jennifer Lawrence e che prevede la partecipazione di attori come Stanley Tucci e Donald Sutherland, oltre a un cameo straordinario della rockstar Lenny Kravitz.
La saga della Collins deve molto a romanzi come L’uomo in fuga e La lunga marcia di Stephen King ma anche a Orwell e a La decima vittima di Robert Sheckley, oltre a pescare nell’immaginario giapponese del celebre Battle Royal di Koushun Takami. Accaniti fan della saga sono Stephen King e Stephenie Meyer.

E la stessa Collins ammette di essersi ispirata da una parte al mito di Teseo e del Minotauro, e dall’altra alla moda dei reality (usando anche con i ricordi di guerra del padre, ex veterano del Vietnam).

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