Cronaca locale

Area B taglia il 4% delle auto. Solo il Pd difende la giunta

Attacchi bipartisan al Comune sul bilancio della Ztl. Lega: "Inutile, va tolta". I Verdi: "Una stretta la sera"

Area B taglia il 4% delle auto. Solo il Pd difende la giunta

I numeri non convincono il centrodestra e nemmeno Verdi e Lista Sala. L'assessore alla Mobilità Arianna Censi ha presentato ieri ai capigruppo il bilancio degli ingressi in Area B nei primi 3 mesi dell'anno (è stata attiva per 64 giorni, 89 dallo scorso ottobre quando è scattata la stretta) e le telecamere hanno registrato in media 626.101 transiti giornalieri tra le 7.30 e le 19.30. Il numero dei veicoli unici (la stessa targa può entrare più volte nella giornata) scende a 384.875. Rispetto agli stessi mesi del 2022 risulta un calo dei transiti pari al -4,3%. Circa quindicimila al giorno. Non un exploit, anche se la giunta Sala lo definisce un successo. Considerando le 24 ore, i transiti salgono a 821.247 (circa 200mila in più) e gli ingressi unici a 473.485. A gennaio peraltro gli ingressi sono stati più alti dell'anno prima, 591.259 contro 552.469. A marzo il picco è nella fascia 8.30-9, un totale di 39.064 transiti. Tra gennaio e marzo i veicoli che hanno usufruito delle misure di accompagnamento o deroghe (i 50 ingressi senza multa, pass invalidi, Move In) risultano meno dell'8% del totale: il 2,6% aveva pass invalidi, l'1,9% Move in, il 3,3% ha usato uno dei 50 ingressi, lo 0,2% aveva altre deroghe. Un dato che, sostiene il Comune, sottolinea l'occasionalità: l'89,1% ha usato al massimo 10 dei 50 ingressi, solo l'1,1% (pari a 3.931 auto) li ha già esauriti. Hanno effettuato almeno un ingresso 2.798 auto storiche. Altre curiosità: 161 mezzi vietati hanno chiesto la deroga per recarsi al pronto soccorso, 2.478 i turnisti. Sono in tutto 53.414 i mezzi che hanno installato il Move In e 1.215 i veicoli che possono entrare nella ztl in attesa della nuova auto non inquinante già acquistata, 20 quelli che hanno un abbonamento nei parcheggi di interscambio in Area B (diversi hanno la telecamera accesa a pochi metri dall'ingresso). Va ricordato che per i divieti entrati in vigore il primo ottobre, quindi anche i diesel Euro 5, il pacchetto dei 50 ingressi scade a ottobre, poi scenderanno a 25 per i residenti e le imprese milanesi e appena 5 per non residenti e imprese fuori città.

Secondo Censi i dati sono positivi, «solo l'8% sta usando deroghe e progressivamente stanno diminuendo. Per noi è un successo. Se poi qualcuno vuole trasformare Area B in una congestion charge e non limitare solo le auto inquinanti può ovviamente fare tutte le proposte del caso, ma non può giudicare il successo di questo provvedimento con i criteri di un altro mai stato introdotto». Prevedendo le polemiche del capogruppo di Europa Verde Carlo Monguzzi sostiene che i «singoli dati giornalieri non hanno significato senza una valutazione complessiva del periodo, perché possono dipendere da fattori esterni come il meteo o le giornate di sciopero dei mezzi, tre nel mese di marzo». Nettamente opposte le reazioni del centrodestra. Il capogruppo della Lega Alessandro Verri contest: «Sono meri dati sui numeri degli accessi, non sappiamo quanto incide sulla qualità dell'aria. Censi dice di chiederli a Regione? É il Comune sta mettendo in atto divieti volti secondo loro a migliorare l'aria, è successo o no? A me sembra che abbiamo obbligato solo la gente a entrare dopo le 19.30. Non giustificano investimenti e sacrifici. Togliamola perchè è assolutamente inutile». Sulla stessa onda Alessandro De Chirico (Fi): «Dati fuffa, tant'è che anche Verdi e Lista Sala li hanno contestati. Non c'è stato questo grande calo degli ingressi». Riccardo Truppo (FdI) ribadisce che «l'obiettivo del Comune è solo limitare la circolazione di chi arriva dalla provincia, niente si sa della circolazione dentro la ztl e dell'impatto sull'aria. E rischiamo pure un'estensione degli orari serali, lo chiede l'ala più oltranzista». Monguzzi è tranchant: «I conti senza l'oste. In un'imbarazzante riunione sono state presentate slide per dimostrare che gli ingressi sarebbero calati del 4%, dato già molto deludente, ma si riferisce solo al periodo 7.30-19.30 e clamorosamente non tiene conto dei 200mila ingressi che ci sono prima e dopo. I tecnici hanno confermato che tra marzo e febbraio sulle 24 ore gli ingressi sono aumentati di 50mila al giorno. Così non va e bisogna intervenire anche sul traffico serale».

A difendere Censi, che farà un bilancio ogni 3 mesi, rimane il capogruppo Pd Filippo Barberis: «Traffico ridotto e deroghe poco utilizzate».

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