Aree Expo, i privati frenano. Comune e Regione pronti all’acquisto

Ancora una frenata per Expo. Nulla di fatto per il destino delle aree di Rho-Pero dove sorgeranno i padiglioni dell’Expo. Ieri la proposta approvata dall’Agenzia del territorio interpellata da Comune, Regione, Provincia e società di gestione è stata sottoposta a Gruppo Cabassi e Fondazione Fiera. Il cui il contributo per lo sviluppo delle infrastrutture è stato alzato da 50 a 74 milioni di euro. In cambio la cessione alla società Expo di un milione di metri fino al 2015. Terreni da riprendere, a Expo conclusa, con la destinazione d’uso trasformata da agricola a edificabile. Ufficialmente dai Cabassi e dalla Fiera una risposta definitiva non è ancora arrivata.

Ma sembra che, mentre il gruppo immobiliare sarebbe intenzionato ad accettare la proposta, la Fiera non avrebbe le risorse necessarie a sobbarcarsi l’onere finanziario. Eventualità che porterebbe il commissario Letizia Moratti a rinunciare al comodato d’uso gratuito. E a far ritornare in auge l’acquisto dei terreni con una newCo pubblica aperta ai privati.

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