Aree Expo, via libera al prestito La Moratti incassa il sì del premier

L’appoggio di Berlusconi dopo l’incontro a Palazzo Grazioli. "Le proposte del Pirellone? Irricevibili, solo una provocazione". Il sindaco incontra il presidente Napolitano e il ministro Frattini. Poi chiede anche l’aiuto degli ambasciatori

Aree Expo, via libera al prestito 
La Moratti incassa il sì del premier

C’è il via libera del premier Silvio Berlusconi sulla proposta di Letizia Mo­ratti che vorrebbe ottenere in comoda­to d’uso i terreni di Rho-Pero dove sor­geranno i padiglioni dell’Expo. È que­sto il risultato dell’incontro di Palazzo Grazioli ieri a Roma. E così i voti favore­voli della Regione per l’esproprio o la costituzione di una newco per l’acqui­sto delle aree, vengono definite «solo una provocazione, sono irricevibili». A Palazzo Marino parlano di «una strada non percorribile, con la nuova legge il valore degli ecoindennizzi da corri­spondere ai proprietari sarebbe prati­camente equivalente a quanto si po­trebbe spendere per l’acquisto dei ter­reni ». Oggi ancora nelle mani del Grup­po Cabassi e della Fondazione Fiera, sempre fermi nell’idea di cedere gli spa­zi in prestito al prezzo simbolico di un euro in cambio dei diritti a edificare do­po il 2015. L’unica soluzione che piace alla Mo­ratti che ne ha parlato in una intensa due giorni di incontri diplomatici. Lu­nedì con il ministro Giulio Tremonti, ieri con Berlusconi, con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e col ministro degli Esteri Franco Fratti­ni. E se l’altro giorno si trattava di con­vincere Tremonti, l’exposcettico per ec­cellenza, ad entrare in squadra, ieri con il premier si sono affrontati i nodi che impediscono all’evento di decolla­re. A cominciare dalla questione dei ter­reni e dalle tensioni con il governatore Roberto Formigoni. Una guerra di ner­vi­che ha nuovamente bloccato il già dif­ficile cammino verso il 2015. Con il tem­po che passa e la paura di non farcela che sale. «Il clima con il presidente è davvero ottimo», ha assicurato la Mo­ratti dopo aver incassato l’appoggio per la madre di tutte le battaglie, quelle sul destino del dopo-Expo. Ieri anche il colloquio riservato con il presidente Napolitano. Sempre a Ro­ma, a margine della Settima Conferen­za degli ambasciatori durante la quale la Moratti, accompagnata dall’ad Giu­seppe Sala, ha illustrato il progetto Expo. «Uno dei più importanti del Pae­se degli ultimi 50 anni. Avrà una funzio­ne anticiclica e sarà una vetrina per il made in Italy nel mondo che darà ulte­riore impulso alle imprese italiane, in particolare negli ambiti della ricerca, dell’innovazione e della sostenibilità. Il simbolo di Expo, infatti, sarà un Cen­tro per lo Sviluppo sostenibile ». Poi agli ambasciatori il sindaco ha chiesto il so­stegno al progetto in tutti i Paesi del mondo dove rappresentano l’Italia. «Gli investimenti in opere infrastruttu­rali a Milano e nella Lombardia - ha spiegato Sala - di 1.746 milioni di euro, finanziati per il 48 per cento dal gover­no, per il 37 per cento dagli enti locali e il 15 per cento dai privati, forniranno un servizio all’intero Paese per le rica­dute positive che l’evento avrà su tutto il territorio».

Tutti temi trattati anche con il ministro Frattini, da sempre con­side­rato dalla Moratti un alleato impor­tantissimo. Soprattutto ora che sta per arrivare il momento di chiedere ai Pae­si di cinque continenti l’impegno a par­tecipare alla grande manifestazione universale del 2015.

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