Cronache

Arenzano, i Ds «occupano» la festa della Lega Nord

Prima il tentativo di boicottare la kermesse, poi di «sfrattare» il Carroccio prima del tempo

Paola Setti

«Padroni a casa nostra». Lo slogan è quello che da anni va ripetendo la Lega Nord. Con mossa felina, questa volta sono stati però i Ds a metterlo in pratica, e proprio ai danni dei leghisti. Nel tentativo, quasi riuscito, di cancellare la loro ormai tradizionale festa, stand, ristorante, danze e l’elezione di miss Riviera Ligure, dalla faccia della terra (rossa) di Arenzano. Alla fine, il Carroccio è riuscito a fare, meglio di niente, la parte del salame nel panino, stretto fra le kermesse dei comunisti prima e dei postcomunisti dopo. Ma si è dovuto accontentare di sei giorni, dal 27 luglio al primo agosto, contro gli almeno 10 degli scorsi anni, e contro i 13 di Rifondazione Comunista nel periodo immediatamente precedente e dei Ds in quello successivo, dal 3 al 15 agosto.
Oltre al danno la beffa, anzi due: venerdì scorso, era il 28 luglio, il Comune ha imposto la sospensione di ogni evento ludico in rispetto della festa patronale, ma negli eventi ludici ha incluso anche l’evidentemente troppo allegro ristorante leghista, con tanti saluti all’incasso. E mentre la Lega affiggeva i manifesti della festa specificando che l’ultima serata sarebbe stata quella di ieri, la giunta deliberava che no, la festa si sarebbe dovuta concludere il 31, con buona pace degli accordi precedenti. Risultato: lunedì sera i Ds si son presentati alla festa reclamando piazzale Toso - Rio Cantarena. E ieri i vigili han fatto sapere che, ecco, «dovremmo far rispettare la delibera», beccandosi un deciso «noi da qui non ce ne andiamo» da parte di un adirato Francesco Bruzzone il segretario ligure. I dispetti vanno avanti dall’inizio dell’anno. Era il 20 gennaio quando la Lega presentò al Comune la richiesta di occupazione suolo, dal 3 al 15 agosto. Nessuna risposta, per mesi. Poi, ai primi di luglio, sono state le voci di paese, mica una nota dell’amministrazione, a riportare la ferale notizia: a luglio c’è la festa di Rifondazione, il periodo fino a ferragosto se lo son presi i Ds, per la Lega non c’è spazio. Semplicemente, il Carroccio non è stato preso in considerazione. Immediato intervento di Bruzzone, non sui Ds di Arenzano ma sulla segreteria provinciale genovese, mediazione su strutture e date, infine la sospirata partenza. Il Comune fa retromarcia in extremis.
Sullo sfondo il disaccordo all’interno della stessa Quercia di Arenzano: i vecchi compagni son più intransigenti «questa è casa nostra da 40 anni», i più giovani più moderati, il sindaco Luigi Gambino in imbarazzo perché «costretto» ad autorizzare la festa. Ma c’è un ma. Gli accordi sono stati solo verbali. Significa che il Comune ha potuto varare indisturbato la delibera sul termine al 31 luglio della festa leghista. Ma anche che la Lega, non avendo mai ricevuto risposte dal Comune, per la legge del silenzio assenso dal 3 al 15 agosto potrebbe organizzare la sua festa. E restituire l’occupazione ai Ds. Chi non si è accorto di nulla sono gli arenzanesi.

I quali, senza curarsi di quale bandiera campeggiasse sui tendoni, prima hanno ballato alla festa del Prc, l’altra sera, erano in duemila, hanno applaudito la nuova miss Riviera Ligure, è Simona Vigo, 19 anni, e fra un paio di giorni mangeranno al ritorante dei Ds.

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