Arlacchi prima scrocca e poi attacca

La Grande mela, Broadway, il ponte di Brooklyn, le luci di Manhattan, e chi non vorrebbe essere lì, a New York? Specie se paga qualcun altro, tipo la Regione Calabria, magari per prendere «contatti Onu». Il noto sociologo, grande esperto di criminalità Pino Arlacchi, da poco eurodeputato Idv, uno dei volti emergenti della nuova stagione del partito filo grillino, ci è stato cinque giorni a New York ma i 4mila 840 e passa euro di spesa (volo in business class da 3.500 euro) glieli ha passati la Regione governata dal piddino Agazio Loiero, come rimborso per lui che era consulente della Regione stessa. Il fatto è che Arlacchi non sembra nutrire una grande opinione dell’ente che però lo ha tenuto a libro paga dal 2006 al 2008 con 37.800 euro per ognuno dei due progetti, come collaboratore della Consulta antimafia della Giunta regionale (il primo contratto è siglato il 5 dicembre 2005, il rinnovo a febbraio del 2007). Si dà il caso infatti che l’Idv in Calabria sia spaccata in due nell’appoggio all’alleato Pd di Agazio Loiero, ma che Arlacchi si trovi nel fronte degli oppositori alla ricandidatura del suo ex datore di consulenza Loiero, non tra i sostenitori.
Strano no? Eppure adesso Arlacchi la pensa come De Magistris, nuovo dominus dell’Idv al Sud, che Loiero lo ha addirittura indagato in Why not. Sentite l’ex consulente di Loiero cosa dice ora di Loiero: «Bisogna rimuovere le persone che hanno governato la regione nelle ultime legislature, legati a intrecci affaristici e comitati d’affari. La sanità calabrese è allo sfascio, Loiero è ormai lì da quattro anni e ha adottato provvedimenti che non possono che essere tardivi» (così al Quotidiano della Calabria). E poi: «Nella giunta Loiero c’è un deficit di trasparenza, caos organizzativo, l’inosservanza delle regole di buona amministrazione su cui fioriscono corruzione e inquinamenti mafiosi» così in una lettera al direttore di Calabria Ora.
Deficit di trasparenza? Cattiva amministrazione? Sarà, ma qualcuno tra gli osservatori locali si è chiesto se Arlacchi si riferisse anche a certi rimborsi spese della Regione. Tipo quelli richiesti da Arlacchi, nel giro di un mese circa, per un totale di 8.659 euro. Il luminare è stato vicesegretario generale dell’Onu, e dev’essere per quello che ha motivato il viaggio a New York con «contatti Onu». Sì ma - osserva qualcuno - pagava la Calabria, non l’Onu. Pochi giorni dopo, il 19 febbraio, il professore atterra a Colonia (volo da 149 euro, più 250 euro di pernottamento, 95 euro di vitto e 161 euro di taxi), per «Conferenza criminalità Sud Europa». Totale: 1.946 euro per due giorni. Ma si sa che la scienza ha un prezzo. Prova ne sia che dopo due settimane il sociologo è di nuovo in volo, destinazione Ginevra, la bella cittadina della Svizzera francese che lo accoglie per la modica cifra di 1.865 euro (paga Loiero), dal 2 al 5 marzo. Motivi: «Contatti Organizzazione mondiale sanità», e sulla salute non si scherza. Ginevra è costosa e per il vitto il prof. Arlacchi (portafogli di Loiero) spende 394 euro, altri 633 per l’hotel, più il volo da 654 euro.

Arlacchi non era l’unico consulente dell’osservatorio regionale sulla mafia, ma gli altri due, i magistrati dell’Antimafia Vincenzo Macrì ed Emilio Ledonne, non hanno ricevuto compenso per la loro consulenza. Diversamente da Arlacchi che era stipendiato (e rimborsato) dalla dirigenza del governatore Loiero. La stessa che ora «va assolutamente rimossa» per cattiva amministrazione.

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