«Armeni, venite ai funerali di Dink»

Istanbul. Yasin Hayal, che ha confessato di essere l'istigatore dell'omicidio del giornalista turco di origine armena Hrant Dink, assassinato venerdì, ha affermato di aver dato la pistola e il denaro al giovane killer, Ogun Samast. Quest'ultimo, secondo le parole di Hatal, «ha fatto il suo dovere e ha salvato l'onore della Turchia», si legge sul quotidiano Hürriyet. Hayal era già stato arrestato, poi rilasciato, per la bomba al McDonald's di Trebisonda nel 2004. Dink sarebbe stato ucciso a sangue freddo proprio per le sue dichiarazioni sul genocidio degli armeni: i gruppi ultranazionalisti lo accusavano a torto di infangare l’identità turca e per queste false accuse Dink aveva anche subito una condanna in tribunale.
Intanto, per i funerali di Dink fissati per oggi, il ministro degli Esteri turco Abdullah Gül ha compiuto un gesto senza precedenti: ha invitato ufficialmente alle esequie i rappresentanti della diaspora armena e i leader religiosi armeni degli Stati Uniti, dove la confessione religiosa conta molti fedeli. Gül ha fatto sapere che il suo ministero si accollerà tutti i costi del viaggio e dell'alloggio.

Nell'invito Gül ha scritto: «Facciamo questo storico passo insieme e cerchiamo di trovare soluzioni comuni qui in Turchia». L'arcivescovo armeno di New York, Barsamyan, ha accettato l'invito. Abdullah Gül ha anche chiesto ai leader religiosi armeni di non permettere gesti fanatici ai danni dei turchi.

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