“Armstrong è il benvenuto al Tour“

Decade anche la scomunica su Lance Armstrong. A infliggerla era stato il Tour de France, subito dopo il ritiro: gli organizzatori della corsa gialla, che il fenomeno aveva vinto sette volte di fila, non gli avevano perdonato la sua chiusura sul caso delle provette di sangue sospetto (all'Epo), che un laboratorio aveva rispolverato dalla fine degli Anni '90, quando lo stesso Armstrong imperversava. A dimostrazione del gelo esistente tra corridore e Tour, le voci trapelate subito dopo l'annuncio del ritorno alle gare: il Tour valuterà se riaccoglierlo, questa la spada di Damocle pendente sul clamoroso assalto di Armstrong all'ottava maglia gialla. Ora, però, il nodo è sciolto. “Lance Armstrong è benvenuto al Tour de France“: queste le parole, chiare e nette, di Yann Le Moenner, direttore generale della Aso, società organizzatrice. Armstrong beneficia del perdono che la grande corsa ha concesso alla sua nuova squadra, la Astana, a sua volta esclusa dalla passata edizione per gli scandali provocati nel 2007. “Abbiamo chiesto all'Astana di tenere un comportamento esemplare per un anno - è stato spiegato - e così è stato“. A questo punto, Armstrong torna sulle sue strade.

In questa stagione, ha annunciato, si limiterà ad aiutare il giovane talento Contador, suo capitano, dopo aver puntato tutto sul Giro. Ma non a caso ha già aggiunto che correrà anche nel 2010: in quella occasione, si può stare certi, niente lo fermerà dall'assalto ad un'ottava vittoria che avrebbe del memorabile, alla sua età.

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