Armstrong correrà a New York. Senza bici

L’ex ciclista si farà scortare da tre lepri fin quasi al traguardo. E un manager americano domani affronterà la sua 50ª maratona in 50 giorni

da New York

I favoriti per la vittoria finale sono ovviamente altri, su tutti il keniano Paul Tergat, primo nel 2005, e l’olimpionico di casa nostra Stefano Baldini, uno dei 3.148 italiani al via su una folla di 37mila, certo che a New York la maratona cattura un interesse maggiore rispetto a tutte le altre che si corrono nei quattro angoli del globo. Tra i tanti che sono sicuri di non vincere, c’è un personaggio assoluto, che ha fatto la storia di un altro sport: il ciclismo. Lance Armstrong, sette volte vincitore al Tour de France, correrà la sua prima maratona e per arrivare in fondo entro tre ore potrà contare su tre lepri di chiara fama, anche se non più di primo pelo. Il primo si chiama Alberto Salazar e quando si impose nella Grande Mela era il 1982 e certo non si immaginava che ancora oggi è l’ultimo statunitense ad avere vinto a New York. Salazar scorterà Armstrong per i primi 16 km, poi passerà il testimone a Joan Benoit Samuelson che oggi ha 49 anni e fu olimpionica nell’84 a Los Angeles che porterà Lance fino al 32° chilometro. Lì lo affiderà al marocchino El Guerrouj per altri 10. A quel punto mancheranno ben poche centinaia di metri che Armstrong farà finalmente da solo.
Di sicuro Armstrong non punterà mai al record che sta inseguendo Dean Karnazes, 44enne, detto Marathon Man che domani concluderà un’impresa senza pari: correre 50 maratone in 50 giorni, in tutti e 50 gli Stati dell'Unione, per un totale di oltre 2mila chilometri. A New York corre chi ha già un nome, chi non lo avrà mai e chi se lo farà proprio lì come Karnazes, un consulente di marketing di San Francisco. Marathon Man ha iniziato il 17 settembre la sua sfida, partecipando ogni giorno a una maratona diversa in ogni Stato americano. Otto di queste sono state competizioni vere e proprie, le altre se le è costruite da solo per rispettare la sua diabolica tabella di marcia che ha seguito da solo giusto all’inizio perché come per Forrest Gump ha trovato tanti accompagnatori contenti di corrergli a fianco. Nell'ultima fatica, a Baltimora, nel Maryland, 30 suoi fans hanno pagato volentieri 100 dollari pur di stargli accanto. «So per certo che è umano, perché a fine gara mi ha confessato che gli facevano male i piedi», ha detto uno che lo ha scortato.

«È bizzarro, ma ogni giorno che passa mi sveglio meglio e mi sento più forte», racconta lo stesso Karnazes. Sono sette settimane che dorme poche ore al giorno, nutrendosi con una dieta ipercalorica da 6000 calorie con salmone, frutta, dolcetti vari tra cui le barrette al burro d'arachidi di cui è goloso.

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