Un mandato di cattura internazionale, una pena che potrebbe arrivare a dieci anni di carcere. Nel mirino della procura di Tunisi cè nientemeno che Suha Arafat, la vedova dellex leader palestinese. Laccusa, per una delle donne più famose del Medio Oriente (già sospettata di essere coinvolta nella «sparizione» del tesoro di Arafat), è di corruzione. Secondo il giornale algerino el-Khabar, la donna sarebbe accusata di aver commesso illeciti amministrativi negli anni Ottanta: allepoca viveva a Tunisi con Arafat ed era amministratrice della scuola internazionale di Cartagine. La notizia del mandato di arresto spiccato dalla Tunisia è stata confermata allAdnkronos dal consigliere del ministero della Giustizia di Tunisi Kathim Zin el-Abidin, il quale ha spiegato che «la pena a cui va incontro può arrivare fino a dieci anni di carcere».
Nelle indagini su Suha Arafat rientra anche la moglie del deposto leader tunisino, Laila Trabelsi, coinvolta in numerosi processi dopo la fuga col marito in Arabia Saudita e «regina» del cosiddetto «clan Ben Alì».
«Arrestate Suha Arafat per corruzione»
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