Arrestati sette ultras del Milan

In manette capi storici della curva milanista. Sono incriminati per i tentativi di estorcere vantaggi nella gestione dei biglietti e del merchandinsing alla società. Pressioni anche sui tagliandi per la finale di Atene

Milano - Sono tutti esponenti di rilievo della curva sud milanista gli arrestati nell’ambito dell’operazione della Digos di Milano su una serie di presunti tentativi di estorsione ai danni della società rossonera. Gli arrestati sono Giancarlo Lombardi, detto Sandokan, 32 anni, Giancarlo Capelli, detto il Barone, 59 anni, Mario Diana, detto Marietto, 40 anni, Claudio Tieri, 33 anni, Alessandro Pozzoli, detto Peso, 34 anni, Marco Genellina, detto Marcone, 24 anni, Federico, detto Pablo, Zinguerenke, 31 anni. L’inchiesta - come spiegato dagli investigatori della Digos - aveva preso le mosse dal ferimento del tifoso milanista Leonardo Avignano, detto Leo, esponente dei Commandos Tigre, avvenuto il 17 ottobre a Sesto San Giovanni. Sull’episodio continua a indagare la Procura di Monza mentre oggetto d’indagine del pm milanese Luca Poniz riguarda tentativi da parte degli indagati di estorcere vantaggi nella gestione di biglietti e merchandising alla società Milan Calcio. Questo con minacce, intimidazioni e minacce di lanci di fumogeni in occasione delle partite per danneggiare la società.

Atene In base all’ordinanza di custodia cautelare che ha portato agli arresti in carcere per quattro ultras milanisti e ai domiciliari per altri tre, si capisce che le indebite pressioni per avere vantaggi sulla gestione dei biglietti è durata fino ai giorni scorsi, in vista della finale di Champions League Milan-Liverpool. "Il discorso sulla distribuzione dei biglietti - scrive il gip - che sembrava concluso, ha avuto un seguito in prossimità della finale di Champions League Milan-Liverpool che si svolgerà il prossimo 23 maggio ad Atene: come risulta dalla informativa di pg, giunta recentissimamente, la società Milan ha ricevuto pressioni e minacce sempre connesse all’ottenimento di tagliandi per assistere alla partita".

"Presso la sede del club - annota il Gip - in data 10/05/2007, si sono presentati, con altri, Capelli e Lombardi" i quali in un colloquio con i responsabili della gestione dei biglietti "hanno chiesto insistentemente un congruo numero di biglietti per la finale; al sostanziale diniego della società, i due manifestavano il proprio disappunto lasciando trasparire che avrebbero potuto intraprendere possibili contromisure".

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