Tre romeni sono stati arrestati laltro ieri dai carabinieri a Genova in via Rivarolo dopo essere stati sorpresi a rubare circa due quintali di cavi di rame presso il Compartimento regionale della Rete Ferroviaria Italiana.
I tre, di 34, 22 e 43 anni, hanno numerosi precedenti specifici. Sono stati sorpresi da una pattuglia dedicata al controllo delle adiacenze della rete ferroviaria proprio per frenare il crescente fenomeno dei furti di rame. In ausilio dei militari è intervenuta anche una pattuglia della Polfer.
Dalle indagini è emerso che i tre, dopo avere rubato i cavi di rame, li portavano nellarea dismessa ex Mira Lanza, dove le «trecce» venivano sguainate e raggomitolate, e poi vendevano il materiale ad altre persone, in corso di identificazione, che farebbero parte di organizzazioni internazionali che riciclano il rame nei paesi dellEstremo Oriente.
Il pm Zucca ha confermato gli arresti e i tre sono stati rinchiusi nel carcere di Marassi.
Intanto cominciano a verificarsi i primi gravi disservizi proprio a causa dei furti di rame. Un esempio è quanto è accaduto ieri in Emilia dove è stata ripristinata poco dopo le 14 la completa funzionalità della linea ferroviaria Porrettana, nel Bolognese. La circolazione è stata perturbata per tutta la mattina a causa del furto di materiale tecnico (trecce di rame) avvenuto nella tratta fra Casalecchio e Borgo Panigale.
Il furto ha causato infatti cali di tensione alla linea di alimentazione dei treni e anomalie ai sistemi di gestione della circolazione. Sono intervenute le squadre tecniche di Rete Ferroviaria Italiana, che hanno controllato tutto il tratto di linea per individuare e ripristinate i numerosi punti danneggiati dai ladri.
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