Arrestati per usura 4 del clan Casamonica

Un prestito di due milioni di vecchie lire è costato a una famiglia romana il pagamento in contanti di 200mila euro, nell’arco di undici anni e la casa di proprietà fittiziamente venduta agli usurai. Stanchi di essere taglieggiati i due coniugi, con due figli piccoli, si sono rivolti alla polizia che ha arrestato gli usurai, quattro persone legate al noto clan nomade romano dei Casamonica. In manette con l’accusa di concorso in estorsione e usura continuata ed aggravata sono finiti: Carmina Casamonica di 34 anni, Antonietta Casamonica, di 32 anni insieme ad Adele Spinelli, di 50 anni e Francesco Alagia di 36. I due coniugi, circa tre mesi fa si sono rivolti agli agenti di polizia giudiziaria del commissariato Tuscolano in preda alla disperazione. Da anni venivano taglieggiati e il piccolo prestito, invece di esaurirsi, si autoalimentava di nuovi prestiti, al tasso fittizio del 20 per cento, che avrebbero dovuto coprire i precedenti. Alla fine gli usurai erano, infatti, riusciti anche ad estorcere loro la casa di proprietà ottenendone la vendita fittizia e mandando addirittura gli ufficiali giudiziari a eseguirne lo sfratto per entrarne «regolarmente» in possesso. Dopo accertamenti e indagini venerdì notte è scattata l’operazione, che ha visto impegnata tutta la squadra di polizia giudiziaria del commissariato Tuscolano, il reparto volanti della questura e le unità cinofile di Nettuno. La famiglia taglieggiata è potuta rimanere nella propria abitazione grazie al provvedimento di sequestro disposto dal giudice.

Lì potrà rimanere fino alla conclusione della vicenda giudiziaria che, come affermano gli investigatori che hanno condotto le indagini, si è conclusa nel migliore dei modi e che conferma il fatto che denunciare i propri usurai paga.

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