Arrestato in Spagna il pirata di Begato

Due mesi fa, al volante di un’auto rubata, inseguito dalla polizia, aveva travolto e ucciso un ragazzo di 17 anni. Poi era fuggito, abbandonando la vettura e facendo perdere le sue tracce. Ieri la polizia italiana, in collaborazione con quella spagnola, lo ha arrestato, ad Ibiza, dove si era nascosto e faceva il rapinatore. È l’albanese Ylber Ndoi, 22 anni che la sera del primo luglio scorso ha spezzato la vita di Andrea Grassi, studente genovese 17enne, investito nel quartiere genovese di Begato mentre era in sella al suo scooter e stava andando a trovare gli amici. L’albanese era alla guida di un’Audi rubata, lanciata a folle velocità perché aveva alle calcagna una pattuglia della polizia. All’identità del pirata della strada la polizia era arrivata pochi giorni dopo l’incidente. In queste settimane i detective della Mobile genovese hanno seguito le tracce di Ylber Ndoi fuori dai confini italiani. Nei primi giorni di agosto lo hanno avvistato in Spagna, ad Ibiza. Gli agenti lo hanno tenuto sotto controllo in attesa dell’emissione del mandato di arresto europeo. Pedinamenti e appostamenti discreti e invisibili. Nel frattempo, però, l’albanese ha messo a segno una rapina. Ma il colpo è andato storto ed è stato arrestato.

Alla polizia spagnola ha fornito documenti falsi ed è stato necessario attendere la comparazione delle impronte digitali e l’internazionalizzazione del mandato di arresto, compiuta dall’ufficio del gip di Genova, per procedere alla notifica del provvedimento. Gli investigatori stanno vagliando la posizione di persone che potrebbero aver favorito la latitanza del ricercato.

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