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Arresti domiciliari negati ad Azouz: c’è pericolo di fuga

Rimarrà in carcere il tunisino Azouz Marzouk, marito e padre di due delle quattro vittime della strage di Erba. L’uomo era stato arrestato l’1 dicembre per spaccio di droga. Il gip di Como ha respinto l’istanza di arresti domiciliari presso una famiglia di Lecco in quanto l’inchiesta per spaccio di cocaina e hashish non è ancora conclusa. Le indagini preliminari sono state prorogate sino a fine febbraio e la Guardia di finanza ha acquisito nuove testimonianze. Una di queste, in particolare, attribuirebbe a Marzouk un episodio di spaccio risalente al febbraio del 2007, due mesi dopo la strage di Erba. Per il gip, pertanto, oltre a restare il concorso di Azouz nell’attività di spaccio contestata, rimangono validi tutti e tre i presupposti della custodia cautelare: rischio di fuga, di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove. Anche il pm Massimo Astori, chiamato ad esprimere il suo parere sulla richiesta di scarcerazione, aveva dato parere negativo.

Ora l’avvocato del tunisino, attende di conoscere il provvedimento del gip Luciano Staraci per valutare se fare ricorso al Tribunale del riesame.

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