Antonella Aldrighetti
Debiti Ici? Si torna al passato. Lex giunta Storace aveva messo il punto a questioni legali e contenziosi finanziari che vedevano protagonisti lAter, ex Iacp, e il comune di Roma, firmando a dicembre 2004, quel protocollo dintesa con il Campidoglio che risolveva il rapporto dare-avere tra i due enti locali in fatto di Ici cui, nei ventanni passati, ai crediti reciproci serano aggiunti interessi e sanzioni. Adesso la giunta Marrazzo volta pagina, allindietro però come i gamberi, e si ricomincia daccapo. Già perché per «questioni di cassa», leggasi «penuria di liquidità», lazienda regionale non ha ancora versato al Campidoglio quei 15 milioni di euro per il 2005. Eppure non solo limpegno era stato formalizzato ben due anni orsono dallallora presidente del Lazio Francesco Storace e dal sindaco di Roma Walter Veltroni, ma aveva prodotto pure unampia e orgogliosa eco sulla stampa locale anche nelle file uliviste. E come se non bastasse, alla fine di luglio scorso, in occasione del dibattito alla Pisana sullassestamento di bilancio il presidente dellomonima commissione, il diessino Claudio Mancini, aveva specificato che «grazie agli accordi con il comune che vanno a chiudere il contenzioso sul mancato pagamento dellIci da parte dellAter, si potranno vendere al Campidoglio le aziende agricole di Castel di Guido e Tenuta del Cavaliere, con unentrata di 108 milioni di euro - parole sue -. Contestualmente la Regione si impegna a fornire garanzie perché lAter possa pagare lIci arretrata. Si risolve, insomma, un contenzioso annoso, che permetterà anche lavvio della vendita del patrimonio non residenziale dellAter, e si riunifica la proprietà e la gestione di queste due aziende agricole». Parole alle quali però non sono seguiti i fatti. Tantè che non è sarcasmo quello che fa dire a Marco Di Cosimo, ex presidente Ater e ora consigliere damministrazione dellagenzia: «Ma di quale risoluzione si sta parlando se, contrariamente a quanto era successo nel 2004 quando era stata versata per la prima volta limposta dovuta e per lanno in corso ancora niente perché la cassa non consente spese».
Eppure ormai la giunta Marrazzo governa la regione da 8 mesi e ne avrebbe avuto tempo per mettere da parte quellapposita posta di bilancio? «Certo il nuovo consiglio damministrazione è stato nominato ormai da qualche mese e pur ascoltando i buoni propositi del neopresidente Luca Petrucci, sulle cose da fare abbiamo notato che dopo sei mesi di governo di sinistra - commentano Di Cosimo e il consigliere damministrazione Massimo Cacciotti - mentre si ricomincia a non pagare lIci, tra i primi atti deliberati emergono assunzioni a professionisti esterni. Se le casse languono allora si deve in prima istanza ottemperare agli impegni sottoscritti, poi passare a vagliarne altri». Che ne sarà ora del protocollo dintesa «Storace-Veltroni»? Senza mezzi termini il consigliere Di Cosimo ammette che «forse se ne dovrà siglare un altro, uno nuovo che, nel calderone, dovrà conteggiare pure lannualità del 2005 ancora da versare».
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