I tempi di incasso di un bonifico (o di un assegno) non sono mai stati certi. Variabili come il tempo, si dilatano per ragioni misteriose, anche se il più delle volte legate alla solerzia (o allindolenza) del bancario di turno. Adesso, però, si cambia. E in meglio. Stabilendo alcuni punti fermi su accrediti e versamenti a favore dei consumatori, attraverso una maggiore trasparenza e condizioni paritarie. Merito del recepimento da parte del Consiglio dei ministri della direttiva europea sui Servizi di pagamento.
Il fulcro della direttiva sta proprio nella rigida tempistica cui saranno soggetti i bonifici: il beneficiario vedrà accreditata sul proprio conto la somma entro il primo giorno lavorativo dal ricevimento dellordine di pagamento. La valuta sarà, ovviamente, calcolata sempre entro le 24 ore. Insomma, il rischio di finire in «rosso» sul conto corrente sembra destinato a sparire grazie ai bonifici «sprint». Veloci non solo se comparati allandazzo attuale (da un minimo di tre giorni per operazioni tra banche nazionali, fino a 10 per quelle internazionali), ma anche rispetto ai ritmi regolati dalla «Tremonti Ter» per gli assegni: 3 giorni lavorativi per la valuta dei normali cheque bancari, uno per quelli circolari; 5 giorni per la messa a disposizione dei fondi su conto corrente per gli assegni bancari, 4 per i circolari. Dal prossimo 1° aprile, tuttavia, sarà ridotto a 4 giorni il limite per gli assegni bancari.
È evidente che le nuove regole impongono alle banche una rimodulazione dei meccanismi di procedura contabile interni non di immediata applicazione.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.