Pronti, via ed è subito gol. Il Napoli le suona alla Fiorentina e i tre tenori non steccano. Anzi, lo spettacolo offerto dalla premiata ditta Hamsik-Lavezzi-Cavani è da strappa applausi, a dimostrazione che gli azzurri di Mazzarri hanno ritrovato la tensione giusta in vista Champions. Perché interessano si i tre punti conquistati al Franchi grazie a una doppietta del solito Cavani (21 le sue reti stagionali), punti doro che permettono al Napoli di scavalcare lInter e proporsi così in zona Europa, ma soprattutto interessava verificare la condizione fisica e mentale in vista del Chelsea che arriverà al San Paolo il prossimo martedì. E le risultanze sono davvero positive, anche perché la Fiorentina non è stata a guardare.
Certo, prendere un gol dopo nemmeno tre minuti, non è il massimo della vita, ma il passaggio di Lavezzi a Hamsik e linvenzione dello slovacco al Matador Cavani è di quelle che valgono il costo del biglietto. E Cavani non sbaglia, come non commette errori quando al 10 della ripresa approfitta della dormita di Gamberini e, su lancio di Hamsik, raddoppia. È un Napoli «monstre» quello messo in campo da Mazzarri che aveva chiesto alla squadra una partita di concentrazione e cattiveria agonistica. Non cè De Sanctis e Rosati non lo fa rimpiangere; Campagnaro si fa male dopo appena 12, ma Grava lo sostituisce degnamente. La difesa tiene, il centrocampo crea e là davanti è spettacolo puro. Il presidente De Laurentiis in tribuna sorride soddisfatto. Alla Fiorentina non ne va bene una, malgrado la buona volontà e limpegno di Montolivo e Amauri, con Vargas che pensa solo ai suoi duelli rusticani sulla fascia con Maggio, ma contro questo Napoli granitico non cè proprio niente da fare. Subito in gol Cavani; al 18 Hamsik sfiora il raddoppio; al 24 su angolo di Lavezzi è la traversa a dire no al colpo di testa di Maggio; al 29 è Natali a colpire di testa il palo ma è un fuoco di paglia perché al 38 è ancora Britos ad andare a un soffio dal gol. La ripresa è un monologo azzurro con i tenori che non ne sbagliano una fino a quando Mazzarri decide di farne uscire due: non Lavezzi che in pieno recupero fa tris.
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