Arriva l’influenza, 20mila lombardi a letto

Ventimila lombardi sono già a letto con l’influenza. Ma il picco del contagio deve ancora arrivare. L’Australiana ha iniziato la sua corsa, lievemente in ritardo rispetto alle previsioni iniziali. In Gran Bretagna torna a preoccupare l’ex virus pandemico A/H1N1, con contagi raddoppiati in una settimana e una trentina di morti. A Milano scatta la controffensiva: prima che il virus dilaghi, per garantire ai cittadini uno scudo dietro cui difendersi nel periodo del picco epidemico atteso in gennaio, l’Asl ha deciso di continuare la campagna vaccinale (inizialmente prevista fino alla fine di dicembre) e di estenderla a tutto il mese di gennaio. I vaccini non mancano: ce ne sono 30mila. Durante la prima tornata influenzale, non tutti i soggetti a rischio sono stati diligenti e quindi sono ancora numerosi gli anziani over 65 e i malati cronici di ogni età da vaccinare. «Riteniamo sia corretto prolungare la nostra campagna di vaccinazione, anche in ragione delle notizie che stanno arrivando dalla Gran Bretagna - spiega in una nota Giorgio Ciconali, direttore del Servizio igiene e sanità pubblica dell’Asl di Milano - I casi inglesi di H1N1, con complicanze più gravi, si stanno manifestando in persone giovani affette da patologie croniche. Tutto ciò ci suggerisce che, anche in questo periodo di attesa del picco di contagi, il ricorso alla vaccinazione sia, per i soggetti a rischio, il percorso più sensato da seguire».
Sarebbe stato meglio provvedere alla vaccinazione già nelle scorse settimane, poiché l’anti influenzale ci mette una quindicina di giorni prima di diventare attivo. Ma non è tardi per crearsi una difesa e arrivare preparati a gennaio.
L’H1N1, declassato dall’organizzazione mondiale della sanità da virus pandemico a stagionale, rientra fra i ceppi contrastati dal vaccino antinfluenzale di quest’anno. Una puntura, tripla protezione: contro i due virus A (fra cui appunto l’H1N1) e contro il virus B. Per chi in questi giorni è alle prese con l’influenza, raccomanda l’Asl valgono i consigli di sempre: «Non autoprescriversi antibiotici, riposo e assunzione di molti liquidi. Vanno bene le spremute, i succhi e molta acqua. Antipiretici solo in caso di febbre alta» è il consiglio di Ciconali.
Ma dove vaccinarsi? Chi ha già compito i 65 anni può rivolgersi al proprio medico di famiglia. Nel caso in cui il dottore non abbia aderito alla campagna annuale, i pazienti possono recarsi presso gli ambulatori distrettuali. Cliccando all’indirizzo www.asl.milano.it sono scaricabili le locandine che indicano le sedi, i giorni e gli orari di apertura degli ambulatori distrettuali e le modalità per accedervi, distinte per i bambini fino a 6 anni d’età e per i bambini/adulti di età superiore a 7 anni.

Nelle locandine vengono date indicazioni per la vaccinazione a domicilio delle persone a rischio non deambulanti. Quest’anno accanto al tradizionale vaccino iniettato per via intramuscolare, si utilizza anche un vaccino somministrato per via intradermica, indicato solo per gli over 60. MSo

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