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Arriva l’Sms antifrode: vi dirà se il prezzo è giusto

Arriva l’Sms antifrode: vi dirà se il prezzo è giusto

Nino Materi

Quando spunta la parola «caro-verdure» o «caro-frutta» non si sa mai chi è veramente il «furbo». Su chi siano invece i «polli», non ci sono dubbi: tutti noi che andiamo a fare la spesa. Prezzi gonfiati? È colpa della «filiera» (cioè dei tanti - troppi - passaggi che accompagnano il percorso del prodotto agricolo dal campo del contadino fino alla tavola del consumatore) dicono quelli che parlano bene. Ma quale filiera, la colpa è dei «furbi», replicano quelli che - pur non parlando altrettanto bene - sanno cogliere il succo della questione. Ma tra contadino, grossista e dettagliante chi è il più «furbo»?
Fino a ieri si potevano avere solo dei sospetti, ma quasi mai delle prove. Da oggi, invece, con un semplice Sms la «prova» appare - cifre alla mano - direttamente sul display del telefonino e, con lo stesso telefonino, si potrà pure segnalare a «chi di dovere» il nominativo dello «speculatore» di turno, magari sperando di vederlo multato dalla Guardia di finanza o dai carabinieri dei Nas.
Soltanto pie illusioni? Sta di fatto che ora alla domanda «Quanto è giusto pagare per un chilo di arance o di zucchine?», i consumatori italiani possono ottenere risposta inviando (gratuitamente) un messaggino; e se il commerciante «ci sta marciando» l'utente potrà segnalarlo immediatamente, sempre con lo stesso messaggino.
È stato presentato ieri, infatti, il progetto realizzato dal ministero delle Politiche agricole e forestali in collaborazione con Intesa consumatori (Federconsumatori, Adoc, Adusbef, Codacons) che permetterà di conoscere in tempo reale i prezzi medi di 50 prodotti ortofrutticoli, dalle carote ai fagiolini, dalla lattuga ai pomodori, dalle banane alle mele.
Per usufruire del servizio, gli utenti dovranno inviare un Sms con il nome del prodotto di cui vogliono conoscere il prezzo ai due numeri già attivi dai primi di febbraio: il 48236 per gli abbonati Tim, Wind e 3, e il 4312345 per gli abbonati Vodafone. La risposta conterrà il prezzo medio di vendita, rilevato giornalmente, suddiviso in tre macroaree regionali (nord, centro e sud) e il prezzo medio nazionale all'origine e all'ingrosso aggiornato settimanalmente.
Se il prodotto è presente nel paniere in due o tre varietà (come le mele) il consumatore riceverà due o tre Sms con i dati su ogni singola varietà. I dati del giorno saranno disponibili dopo le 11 del mattino, prima saranno disponibili i prezzi del giorno precedente. Nel caso in cui il cittadino rilevasse un prezzo sensibilmente al di sopra della media potrà segnalarlo sempre con un Sms agli stessi numeri digitando un punto esclamativo e indicando il nome e l'indirizzo dell'esercizio commerciale e il prodotto con il prezzo.
«Questo è un modo per trovare un giusto equilibrio tra un'economia di mercato e la difesa dei consumatori», ha affermato Gianni Alemanno, il quale ha sottolineato come ciò sia possibile «grazie alla collaborazione diretta tra le istituzioni e le associazioni di consumatori». Per il ministro delle Politiche agricole e forestali questo progetto è inoltre un modo per ottenere «il doppio prezzo», ossia all'origine e al dettaglio: «Un elemento importante - ha aggiunto - anche per il produttore agricolo».
E i consumatori hanno mostrato di gradire l’iniziativa: in sole due ore (dalle 14.00 alle 16.00) i centri raccolta dei vari gestori di telefonia mobile hanno ricevuto infatti 33.717 richieste via Sms di conoscenza prezzi, ed hanno fornito complessivamente 53.364 risposte in tempo reale, per un totale di traffico gestito di 87.081 messaggi. Il progetto prevede che le rilevazioni vengano effettuate in circa 1.700 esercizi commerciali: discount, ipermercati, mercati, supermercati e negozi al dettaglio. I 44 operatori rileveranno i prezzi di vendita al dettaglio cinque giorni su sette, dal martedì al sabato. La domenica e il lunedì il prezzo medio al dettaglio sarà ottenuto tramite una media ponderata dei prezzi rilevati la settimana precedente.

Quanto ai prezzi all'origine e all'ingrosso, saranno forniti settimanalmente dall'istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea). Resta infine da controllare che i fruttivendoli «speculatori» vengano davvero perseguiti. Fuori dai negozi, ad aspettare l’arrivo dei Nas o delle Fiamme gialle, c’è già la fila dei clienti.

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