Arriva l'estate e iniziano gli incendi. La Regione corre ai ripari

Nel primo vero weekend di caldo torrido arrivano anche i primi incendi. Per salvare i boschi la Regione spende 2,5 milioni di euro

Arriva l'estate e iniziano gli incendi. La Regione corre ai ripari

Con l'arrivo dell'estate arrivano anche i primi roghi. Tre vasti incendi di sterpaglie sono scoppiati in provincia di Palermo. Il più esteso è divampato in valle Paradiso a Monreale nella notte tra venerdì e sabato. Diverse squadre di vigili del fuoco sono intervenute per bloccare il fronte di fuoco. Un altro incendio è divampato in via Madonna dall'Alto nella strada che porta al Santuario di Petralia Sottana. Alcune squadre di vigili del fuoco hanno lavorato per alcune ore per spegnere il rogo. Un altro rogo, in contrada Piano Menta, a Palazzo Adriano si è sviluppato un altro incendio che ha mandato in fumo alcuni ettari di vegetazione. Le squadre dei vigili del fuoco hanno domanto le fiamme e messo in sicurezza la zona. Altri incendi stanotte sono divampate le fiamme a causa delle sterpaglie in contrada Bevuto a Termini Imerese. Altri incendi a Capaci, sempre nel palermitano. Le fiamme sono divampate in una zona impervia di monte Billitteri e hanno mandato in fumo ettari di vegetazione. Per avere ragione del vasto fronte di fuoco sono intervenuti i canadair dei vigili del fuoco che hanno dovuto effettuare diversi lanci per evitare che il rogo potesse propagarsi al versante opposto del monte.

Nei giorni scorsi invece, i carabinieri hanno scoperto un uomo a Paceco, in provincia di Trapani, mentre appiccava le fiamme ad un grosso cumulo di rifiuti. L'uomo è stato sorpreso mentre scaricava da un autocarro diversi rifiuti in plastica, materassi e pezzi di mobili che subito dopo ha incendiato. Il tempestivo intervento dei carabinieri ha evitato che le fiamme, alimentate dalle sterpaglie e dal forte vento di scirocco, si propagassero rapidamente. L'arresto è stato convalidato.

Intanto la Regione corre ai ripari per fronteggiare il rischio incendi e investe 2,5 milioni di euro per acquistare nuovi mezzi necessari per la campagna antincendi. Undici elicotteri per contrastare gli incendi boschivi nel periodo estivo in Sicilia, più i mezzi della Protezione civile nazionale. È la dotazione complessiva della flotta aerea sulla quale la Regione potrà contare fino all’autunno. Di questi, otto apparecchi sono previsti dalla gara per l’affidamento del “servizio di lavoro aereo di prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi e di vegetazione”, indetta dal Corpo forestale siciliano e aggiudicata al raggruppamento temporaneo di imprese formato da “E+S Air” e “Helixcom”. Gli altri tre arriveranno grazie alle convenzioni stipulate con i Carabinieri, l’Aeronautica e la Marina militare (verranno collocati a Palermo, Catania e Trapani). Anche per il 2019, inoltre, il dipartimento nazionale della Protezione civile garantirà l’utilizzo, a seconda delle necessità, di due aerei Canadair e di un elicottero Erickson. La Regione ha deciso anche di impiegare gli elicotteri per il monitoraggio del territorio e per spegnere piccoli fuochi gestibili e circoscritti. Gli elicotteri non solo consentono un’attività di prevenzione e avvistamento, ma anche di lotta attiva ossia spegnimento degli incendi e, rispetto all’aereo, garantiscono movimenti e manovre più agevoli anche perché è possibile attingere da piccoli invasi.

Questa la dislocazione degli otto apparecchi nelle elisuperfici demaniali di: Boccadifalco a Palermo, Valderice in provincia di Trapani, Menfi

nell’Agrigentino, Bellia a Piazza Armerina in provincia di Enna, Cefalù nel Palermitano per monitorare il parco delle Madonie, San Fratello sui Nebrodi nel Messinese, Randazzo in provincia di Catania e Buscemi nel Siracusano.

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