Una rivoluzione: non solo ferroviaria, ma anche urbanistica, comportamentale, di sistema. LAlta velocità ferroviaria - presentata ieri e pronta a partire il 14 dicembre - cambierà molte cose in unItalia che, rimasta indietro per anni, oggi si ritrova con la rete più moderna e tecnologicamente più avanzata dEuropa. Con il drastico calo dei tempi di collegamento tra le città principali, si inaugura una nuova era di pendolarismo, che porterà con sé nuove abitudini di lavoro e un diverso rapporto con le distanze. Non è poco, in un Paese policentrico come il nostro, dove i «nuovi» collegamenti ferroviari saranno in grado anche di valorizzare le realtà locali e, con esse, la vita della gente che vi risiede.
Un raggiante Mauro Moretti, amministratore delegato delle Ferrovie, ha illustrato tutti i punti di forza di unofferta molto articolata, frutto di un approccio con la clientela che si è rinnovato proprio in conseguenza del nuovo prodotto offerto. La «conquista» più importante riguarda i tempi di percorrenza. Dal 14 dicembre, data dellentrata in esercizio della nuova linea Milano-Bologna, tra queste due città il collegamento si ridurrà di una quarantina di minuti, scendendo a 65, praticamente unora. Da Milano a Firenze, lEtr impiegherà 2 ore e 10 minuti, da Milano a Roma 3 ore e 59 (ma senza fermate intermedie, 3 ore e 30), da Milano a Napoli 5 ore e 35 minuti (4 e 50 con la sola sosta a Roma). Completano lofferta collegamenti veloci tra Roma e Genova, Verona, Venezia, Bari e Lamezia, tutti della durata di 3 ore e 59 minuti, come il Roma-Milano. Entro 12 mesi, quando sarà completato lultimo tratto mancante allasse Nord-Sud, ovvero il percorso appenninico tra Bologna e Firenze, i tempi di percorrenza scenderanno ancora, e ci si sposterà tra Roma e Milano in tre ore. Da subito tra Milano Centrale e Roma Termini, saranno in servizio 51 Eurostar «AV» al giorno, che nelle ore di punta partiranno con una cadenza di 15 minuti («siamo già pronti, se il mercato lo richiederà, a programmare un treno ogni 10 minuti», ha assicurato Moretti).
Alla stessa efficienza sono improntati tutti i servizi collaterali al trasporto: prenotazioni semplificate, via telefono e Internet (chi compra sulla rete, anzi, avrà uno sconto del 5%); nuovi servizi di bordo, con un carrello più ricco di prodotti italiani, ristorante di classe più elevata, personale viaggiante qualificato e squadre dedicate alle sole pulizie; nuovi servizi di attesa, con le sale del club Eurostar aperte ai viaggiatori di prima classe. Sarà possibile prenotare attraverso le ferrovie anche alberghi a Milano e a Roma, mentre nelle stesse città si è inteso incentivare landata e ritorno in giornata con un servizio molto attraente, gestito in collaborazione con la Maggiore: a chi lo richiederà, sarà messa a disposizione unauto con autista a un prezzo forfettario di 35 euro per quattro ore.
I biglietti «costeranno meno rispetto alle reti ad Alta velocità di Francia e Germania» ha detto Moretti: il Milano Roma costerà 109 euro in prima classe, 79 in seconda; il Milano-Bologna, rispettivamente, 59 e 39; il Milano-Firenze 67 e 47; il Milano-Napoli 119 e 84. Sconti del 10% per il primo mese, abbonamenti mensili al costo di 10 corse, per sei mesi sconti del 35% per unandata e ritorno in giornata su tratte superiori alle 3 ore e mezza.
Moretti ha insistito sullaspetto «di mercato»: «il rischio è nostro, non prendiamo una lira dallo Stato, dobbiamo vincere da soli la scommessa di riempire i treni». Altra cosa è il «servizio universale», quello pubblico, che va disegnato e pagato da Stato e Regioni, con cui le Fs sono sempre in posizione dialettica. Moretti ha ricordato che due anni fa, quando ha assunto, con il presidente Innocenzo Cipolletta, la guida delle Fs, il gruppo perdeva 2.150 milioni. Il 2008 chiuderà quasi a pareggio, dopo aver spesato 450 milioni di oneri finanziari. Il margine lordo, da 700 milioni negativi oggi è positivo di 900.
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