Arrivano i rinforzi: militari in pattuglia anche in provincia

Arrivano i rinforzi, anche in provincia. Il Consiglio dei ministri ha votato ieri il provvedimento che permette di aumentare - prorogando di un anno l’operazione - il contingente dei militari impiegati nelle città con compiti di ordine pubblico insieme alle forze di polizia. Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha subito annunciato che le nuove forze, a disposizione dei prefetti, potranno essere schierate anche nei Comuni dell’hinterland, come a Sesto San Giovanni, dove il Pdl nelle settimane scorse aveva raccolto migliaia di firme proprio per chiedere l’estensione oltre Milano dell’operazione «Strade sicure».
Ma i soldati serviranno anche ad aumentare il presidio delle zone critiche di Milano: «Aumenteranno i militari - ha detto il ministro - perché i risultati sono stati ottimi, con 3mila uomini potevamo pattugliare solo alcuni quartieri, con 1.250 militari in più potremo fare pattuglie a piedi in più quartieri e anche in nuove città». «Nei quartieri - ha continuato La Russa - è diminuito fino al 40 per cento il numero dei reati. Dove è da decidere, non toccherà a me deciderlo. Io sono in questa operazione in piena sintonia con il ministro degli Interni a cui compete presiedere il comitato nazionale dell’ordine e della sicurezza che deciderà e poi toccherà ai prefetti decidere in quali quartieri e in quali comuni della provincia, e questa è una novità. Come a Sesto San Giovanni».
Soddisfatto il vicesindaco di Milano, Riccardo De Corato, che aveva chiesto al ministro di rafforzare il contingente milanese di «Strade sicure». De Corato ha ringraziato il ministro della Difesa parlando di «uno sforzo importante che ci auguriamo abbia anche Milano come destinazione della dislocazione dei militari». «Il nuovo contingente - ha spiegato infatti - permetterebbe di coprire altre aree a rischio, che sono almeno una decina». De Corato ha indicato piazza Prealpi, la zona Certosa, la stazione Fs ex Scalo Romana e strade limitrofe (piazzale Lodi, via Scheiwiller, Gonzales, Longanesi), l’area dell’Ortomercato, via Salomone, Vaiano Valle/San Dionigi, il Parco Lambro e della Martesana, via Gola/Navigli».
«La presenza dei militari - ha sottolineato il vicesindaco - è stato un segnale importante per le periferie. Nelle aree in cui è stato attivato il servizio, 21 a Milano, i reati sono calati del 40 per cento.

Ma di questi risultati ha beneficiato anche il centro. Basti dire che in Centrale non si sono più consumati stupri e violenze sessuali, e cinque tentativi di aggressione sono stati tutti sventati grazie al pattugliamento interforze».

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