Un maxistanziamento di 8 miliardi distribuiti nel quinquennio 2009-2013 per superare lemergenza e avviare la ricostruzione in Abruzzo senza mettere le mani nelle tasche dei contribuenti. La dotazione di risorse finanziarie del decreto legge varato ieri dal Consiglio dei ministri allAquila è «un messaggio di capacità di governo, una base di certezza». Non a caso il ministro dellEconomia, Giulio Tremonti, ha messo in evidenza come non sia stato necessario «sfondare il bilancio, aumentare le tasse», ma sia bastato «focalizzare la spesa pur allinterno di una crisi economica».
In particolare, 1,5 miliardi saranno destinati tra la metà del 2009 e il 2010 alla spesa corrente per lemergenza (3 milioni il costo quotidiano). Alla spesa in conto capitale andranno i restanti 6,5 miliardi, dei quali una prima tranche da un miliardo sarà prelevata dal fondo attivato a Palazzo Chigi. Lentità dei danni è ancora in fase di ricognizione (in due mesi si dovrebbe chiudere) e sulla base dei rilievi «si chiederà allEuropa il contributo di solidarietà», ha aggiunto Tremonti precisando che «se ci fosse bisogno di più soldi, pensiamo di tirarli su attivando misure di contrasto allevasione fiscale internazionale». Chiaro riferimento allo scudo fiscale. Le polemiche, ha rilevato Tremonti, hanno impedito il ricorso al 5 per mille, ma 220 milioni saranno recuperati col G8 allAquila e altri 300 dal bonus famiglia non utilizzato.
Ricostruzione. I proprietari di abitazioni distrutte potranno richiedere un contributo a fondo perduto di 150mila euro esibendo le fatture e dimostrando il rispetto delle norme antisismiche. Nel caso limmobile sia gravato da mutuo si può optare per la cessione allo Stato che lo rileverà mediante Fintecna. Per le ristrutturazioni è previsto invece un finanziamento gratuito fino a 80mila euro. Le imprese danneggiate potranno invece accedere a un credito di imposta per la ricostruzione pari all80% delle spese sostenute fino a un massimo di 80mila euro.
Zona franca. LAquila sarà «zona franca». Le attività commerciali che vi si insedieranno godranno di particolari sgravi fiscali. In questo modo, ha evidenziato Tremonti, si accelereranno procedure altrimenti rallentate dalla richiesta allUe di reinserire lAbruzzo tra le zone depresse.
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