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In arrivo il Monza e Novara «express»

La prima Linea Express collega l’aeroporto di Linate con piazza San Babila. Una conquista ottenuta a dicembre prima di tutto dai lavoratori della Sea (che qualche giorno fa hanno ringraziato con una lettera) e poi da tutti i turisti in partenza o arrivo allo scalo, visto che con il collegamento diretto via bus, senza tutte le fermate tra viale Forlanini a corso Europa hanno accorciato i tempi e guadagnato in sonno e tempo libero. Ma lo stesso servizio è allo studio anche da e verso altre città ad alto tasso di pendolarismo verso il capoluogo. Lo ha anticipato ieri il presidente di Atm Elio Catania, assicurando che le linee Express sono una strategia su cui l’azienda vuol puntare per il futuro. Tra le ipotesi: Pavia, Monza, Piacenza, Alessandria, Novara. Conferma il sindaco Letizia Moratti, e «ben venga la concorrenza con i treni, non è da vedere in senso negativo, ma bensì come un stimolo a tutti a fornire un servizio più efficiente per i cittadini».
Partirà già sabato prossimo invece la riorganizzazione del servizio radiobus come bus di quartiere, il test parte da due quartieri della città, Comasina/Bruzzano e Fatima/Quintosole/Noverasco. Ma Atm e il Comune contano di estenderlo da ottobre ad altre undici aree: Gallaratese, Baggio, Barona, Rogoredo/Santa Giulia, Forlanini, Rubattino/Corelli, Gorla/Adriano, Feltre/Rizzoli, Bicocca, Precotto e Niguarda. In pratica, il minibus diventa «di zona», dalle 22 alle 2 due di notte sarà come avere un servizio taxi al costo di un euro. Si troverà in corrispondenza dei capolinea del metrò e chi arriva potrà salire (senza obbligo di prenotazione) per farsi depositare dall’autista alla fermata più vicina a casa. Idem, durante la giornata si potrà richiedere un passaggio per la sera o la notte all’ora desiderata, il biglietto potrà essere fatto anche a bordo senza sovrapprezzo o chi lo possiede potrà utilizzare l’abbonamento. All’interno del quartiere tra l’altro il sistema sarà più flessibile, facendo un cenno della mano si potrà fermare il mezzo che si avvicina alla fermata, proprio come avviene per il taxi. Continua a funzionare il normale servizio radiobus dal centro alla periferia, anzi le corse verranno rafforzate e la cadenza sarà di circa una ogni quindici minuti.

L’effetto nei quartieri dove parte il test: spariscono 41 linee con i tradizionali bus di linea ma vengono compensate da 108 in più garantire da radiobus, l’effetto finale è 67 corse a sera «più confortevoli e sicure» garantisce Atm. Novità in arrivo anche in metropolitana: sulla linea 3 da aprile correranno sui binari due nuovi treni di linea, che abbasseranno la frequenza nelle ore di punta da tre a 2 minuti e 45.

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