Roma

È in arrivo la «scatola rosa» per le guidatrici in difficoltà

Una «scatola rosa» per il gentil sesso al volante. Ieri mattina il sindaco Gianni Alemanno, il ministro delle Pari Opportunità, Mara Carfagna, il segretario generale della Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale, Umberto Guidoni, e l’assessore alla Mobilità capitolino, Sergio Marchi, hanno siglato una convenzione che prevede la distribuzione, a mille donne della capitale, della «pink box», dispositivo satellitare in grado di garantire un soccorso immediato in caso di incidente, un servizio personalizzato in caso di assistenza stradale, un sos di emergenza in caso di aggressione e atti di violenza.
Il dispositivo consente il collegamento, 24 ore su 24, con una centrale operativa che riceve un segnale di emergenza in caso la vettura abbia un incidente. Nel caso, invece, di guasto meccanico o aggressione, la guidatrice può chiedere soccorso immediato premendo un apposito pulsante in auto o usando un telecomando attivabile nei pressi del veicolo. La centrale operativa procederà alla localizzazione del mezzo e fornirà in tempo reale indicazioni immediate alle forze dell’ordine, al pronto intervento meccanico o al soccorso sanitario. Grazie alle sue caratteristiche tecnologiche, il sistema consente all’utente di usufruire anche dei servizi di protezione satellitare in caso di furto dell’automobile. Le guidatrici saranno scelte tra le residenti dei quartieri più a rischio di aggressione o che svolgono attività lavorative in orari critici. L’installazione del dispositivo satellitare è gratuita, con un canone di 3 anni interamente finanziato dalla Fondazione Ania.
Alemanno ha giudicato l’iniziativa «un’utile sperimentazione della tecnologia satellitare, che a breve potrà essere estesa ovunque c’è bisogno di sicurezza». Ma la sottoscrizione dell’intesa arriva anche sulla scia di alcuni dati allarmanti sulle stragi del sabato sera: nei primi 6 mesi del 2007, il 5,5% delle donne sottoposte all’alcol test è risultato positivo.

Le donne sono anche in testa alla classifica negativa per comportamenti non ortodossi al volante come l’utilizzo scorretto del cellulare (14,3 per cento contro il 12,2 degli uomini).

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