Inseguimenti in auto, armi spianate, minacce di morte, nervi a pezzi: sembra la trama di un film. Più semplicemente si tratta della lite tra due colleghi, due guardie giurate di una società privata di vigilanza. Uno minaccia di morte laltro e lo insegue in macchina puntandogli la pistola di servizio contro, con il finestrino abbassato, neanche fosse la scena di un poliziesco.
Laltro si spaventa. Giorno dopo giorno si sente minacciato, perseguitato. Tanto da crearsi un mini arsenale in casa: pistola di servizio, munizioni e altre armi, accumulate per difesa, pronte per essere usate. Nel baule dellauto nasconde le cartucce della pistola che porta sempre con sé. La tensione non si allenta. Finché la moglie del «perseguitato» non chiede aiuto alle forze dellordine, spaventata dal mini arsenale collezionato da marito. Morale: fioccano le denunce e i trattamenti sanitari obbligatori. Una guardia viene denunciata per minacce gravi, luomo perseguitato, sottoposto a Tso, viene denunciato per mancata denuncia di munizionamento.
Un arsenale in casa per difendersi dal collega
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