Alla riscoperta di Palma Bucarelli, signora dell’arte

Nominata ispettore storico alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma a nemmeno trent'anni, si trovò a difendere il museo dai bombardamenti

Alla riscoperta di Palma Bucarelli, signora dell’arte
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Palma Bucarelli (1910-1998) è stata molto più di una storica dell'arte: amante della moda e dello sport, dotata di charme magnetico e spiccata intelligenza, è stata una vera pioniera nella gestione dei musei.

Nominata ispettore storico alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma a nemmeno trent'anni, si trovò a difendere il museo dai bombardamenti (è lei stessa a trasferire le opere al riparo di Castel Sant'Angelo, con la sua Fiat Topolino). Dirigerà l'istituzione con piglio di classe fino al 1975 introducendo assolute novità per l'Italia come le proiezioni di film e le conferenze domenicali e trasformando così la Galleria in un polo culturale accessibile a tutti.

Con innegabile intuito organizzò mostre che hanno fatto la storia tra cui, nel 1953, la prima esposizione di Picasso in Italia, cui seguiranno quelle di Mondrian, Pollock, Kandinskij, il tutto infischiandosene apertamente delle critiche di chi la bollava come esterofila. Brava a dare credito ad artisti extravaganti (Bucarelli non si scompose davanti alla merda d'artista di Piero Manzoni né per le combustioni di Alberto Burri), dagli anni Sessanta riordinò le intere collezioni museali, trovando il giusto equilibrio tra arte astratta e informale, tra pop art e figurazione, sempre attenta al confronto con i musei stranieri. Prima di morire, ha donato al Museo Boncompagni Ludovisi parte dei suoi meravigliosi abiti da sera e la sua corposa collezione d'arte alla Galleria Nazionale.

Alla sua leggendaria direttrice la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma dedica ora il primo ciclo di «Giovedì alla GNAMC» (apertura fino alle 22, ingresso ridotto a 9 euro): «Appuntamento con Palma Bucarelli», rassegna voluta dalla direttrice Renata Cristina Mazzantini e curata da Mariastella Margozzi, prevede, oltre a una mostra con oggetti personali appartenuti a Bucarelli (nella foto), una serie di

serate (11, 18, 25 settembre e 2 ottobre) con studiosi e artisti in cui si alterneranno presentazioni di libri, testimonianze, proiezioni di filmati e un monologo inedito su Palma scritto e interpretato da Antonella Boralevi.

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