Artigiani, ricchezza ligure

A chi non è capitato, aspettando gli sposi con il riso in pugno, di guardare gli acciottolati fatti di pietruzze di mare, che fanno del sagrato della chiesa un affascinante caleidoscopio in bianco e nero? O di trovare nel corredo della bisnonna meravigliosi merletti creati a mano? E poi, siamo sinceri, chi non ha mai assaggiato uno dei prelibati canditi di Romanengo? Non è certo un pout-pourri improvvisato, perché, a pensarci bene, un legame c'è, tra dolciumi e damaschi, tra il pizzo al tombolo e un mosaico che brilla alla luce del sole: un sottile filo rosso che si chiama «Artigianato». E per l'appunto un viaggio nell'artigianato è il libro di Maurizio Lamponi, «L'Artigianato in Liguria ieri e oggi», Erga edizioni (€ 30), un affascinante percorso tra le arti e i mestieri più antichi, quelli che rimangono nel ricordo, quelli che sopravvivono ancora oggi, con un ricco corredo di immagini e illustrazioni che fotografano tutta la Liguria, dalla Lunigiana al confine con la Francia. Un lavoro nato dal contatto diretto con gli «artisti» e da tante storie raccontate, perché «l'artigiano crea con le mani, il cuore e la mente».

L'opera è divisa in capitoli, che individuano grandi famiglie di attività artigianale: dalla lavorazione dei metalli al legno, dalla carta al vetro, passando per i tessuti, l'eleganza e la gola. E, dulcis in fundo, un elenco completo dei Musei dell'Artigianato sul nostro territorio - a cura di Amedeo Benedetti - un prezioso documento che arricchisce le trecento pagine del testo.

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