Laura Novelli
Le attrici italiane amano molto le sue opere. Per il semplice fatto che ritengono Tenessee Williams un autore capace di descrivere lanimo femminile in modo straordinario, restituendone ora la disarmante fragilità ora la vitalissima forza. Fu così per Anna Magnani, che strinse con lui una sincera amicizia (ci restano memorabili lettere al riguardo), coronata dalla realizzazione del celebre film The Rose Tatoo, per il quale vinse lOscar nel 56.
Ed è così ancora oggi per due interpreti di grande temperamento come Rossella Falk e Mariangela DAbbraccio. La prima, cui si affianca in scena l'altrettanto intensa Laura Marinoni, recita allEliseo in Improvvisamente lestate scorsa per la regia di Giuseppe Patroni Griffi (ne abbiamo parlato nei giorni scorsi proprio in queste pagine).
La seconda arriva a Roma stasera (al teatro Quirino) nella messinscena de La gatta sul tetto che scotta diretta da Francesco Tavassi su adattamento di Giorgio Albertazzi. «Considero questo testo - spiega la DAbbraccio - un regalo alle donne, un omaggio alla femminilità. Maggie (la «gatta» cui allude il titolo) appartiene alla schiera dei personaggi forti e determinati. Non è una donna indebolita dallesistenza come molte altre figure del teatro di Williams; il suo fascino sta piuttosto nellenergia positiva che possiede. È una donna che ha la vita in corpo e che sa affrontare con decisione un momento di estrema difficoltà». Un marito omosessuale represso, un suocero gravemente malato, una suocera sorda ai problemi: sono questi i referenti principali con cui Maggie si confronta e lotta ostinatamente pur di salvare il suo matrimonio e lequilibrio «apparente» del suo ménage (li interpretano Paolo Giovannucci, Luigi Diberti e Isa Barzizza). «Sono tutte figure - prosegue lattrice - che non smettono mai di sorprenderci. Portiamo in giro questo lavoro già da due anni ma la nostra voglia di scavare dentro le parole, dentro i sentimenti, dentro la magnifica scrittura di Williams, resa ancora più bella dalla modernizzazione di Albertazzi, cresce ad ogni replica, come succede con le opere classiche e immortali».
Merito di una sensibilità drammaturgica messa a servizio di una nuova scuola di attori (quella legata allActors Studio di Lee Strasberg) che, nella New York degli anni 50, fece del «sottotesto», dellanalisi psicanalitica, dellimmedesimazione i suoi cavali di battaglia. «Noi attori adoriamo i drammi di Williams perché sentiamo che sono scritti per noi, per darci la possibilità concreta di mettere la nostra anima dentro donne e uomini attraversati da ambiguità e contraddizioni disparate». Maggie, ad esempio, «dovrebbe risultare un personaggio simpatico. Lo stesso Williams chiese espressamente ad Elia Kazan di rendere la gatta amabile e cara al pubblico. Unindicazione alla quale il nostro allestimento (erano 23 anni che questo testo non si faceva in Italia) cerca di tenere fede».
Valorizzando leclettismo di uninterprete ben avvezza a mescolare registri drammatici e sfumature brillanti (vengono in mente recenti lavori come il recital su Totò e la Napoli milionaria firmata da Francesco Rosi) e guardando, nel contempo, a famosi precedenti come il film che nel 58 Richard Brooks trasse da questa opera.
Repliche fino al 6 novembre. Informazioni 06/6794585.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.