Anche questanno, per quattro giorni a partire da venerdì, la Fiera di Bologna si trasformerà in un gigantesco mercato dellarte, presentando i fiori allocchiello di circa duecento gallerie nazionali e straniere. Come in tutte le kermesse di successo (Bologna è la prima fiera nazionale), non sono mancate alla vigilia schermaglie ad effetto come quella che ha visto, per la prima volta, «il gran rifiuto» di Massimo Di Carlo, presidente dellAssociazione nazionale gallerie darte moderna e contemporanea. La polemica, dai toni aspri, riguarda i criteri stessi di selezione da parte del Comitato scientifico di cui fanno parte alcuni tra i più noti galleristi italiani come Alfonso Artiaco, Stefano Fumagalli, e Monica De Cardenas. «LAssociazione - dice Di Carlo - prende le distanze dalla manifestazione fino a quando non verrà promulgato un chiaro regolamento sui parametri di accesso degli espositori». Di parere opposto, ovviamente, la direttrice della fiera Silvia Evangelisti, che ha spiegato alcune esclusioni eccellenti (tra cui spicca Contini di Venezia) con la volontà di rinnovare un evento altrimenti «ingessato e sempre uguale a se stesso».
Polemiche a parte, Artefiera anche questanno proporrà opere di indiscusso valore, e lattenzione dei collezionisti certamente risulterà galvanizzata da un trend di mercato in crescita nellanno appena trascorso, che ha visto ulteriormente consolidare le quotazioni internazionale dei nostri classici del dopoguerra, in primis Lucio Fontana, seguito da Alberto Burri e Piero Manzoni. Il fondatore dello Spazialismo, in particolare, nellottobre scorso, ha conseguito il suo nuovo record in occasione della «Italian Sale» di Christies a Londra: lopera «Concetto spaziale, attesa», dieci tagli su fondo bianco, è stato battuto per tre milioni di euro. Un mercato, quello italiano, che nellultimo anno ha visto rafforzarsi la leadership delle grandi case dasta internazionali e la presenza di investitori istituzionali come il private banking.
Anche questanno alla fiera bolognese non mancheranno gli eventi collaterali, su cui domina «Bologna Art First, larte per le vie di Bologna», che proporrà lesposizione di opere darte moderna e contemporanea in diversi luoghi della città.
Gli artisti alla conquista di Bologna
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.