Artisti leonardeschi dall'Hermitage a Pavia

In mostra al Castello Visconteo di Pavia ventidue opere di pittori lombardi del Cinquecento per la prima volta uscite dalla Russia e altre già presenti sul territorio pavese per illustrano l'influenza del maestro durante il suo soggiorno a Milano

Ventidue opere di artisti lombardi del Cinquecento, ispirate da Leonardo Da Vinci, sono state prestate dall'Hermitage di San Pietroburgo per una mostra al Castello Visconteo di Pavia dal 20 marzo al 10 luglio. Questi dipinti, portati per la prima volta fuori dalla Russia, si aggiungono ad altri già appartenenti al territorio pavese e che completano la testimonianza dell'influsso che ebbe sull'arte lombarda la lunga presenza a Milano di Leonardo, dal 1482 al 1499 e poi dal 1507 al 1513.

In Lombardia si sentiva ancora l'influsso del tardo gotico prima dell'arrivo di Leonardo che portò un radicale cambiamento d'ispirazione rinascimentale. Gli artisti locali abbracciarono subito la nuova proposta, tanto che la maggior parte dei dipinti provenienti dall'Ermitage erano attribuiti a Leonardo stesso fino all'Ottocento e solo successivi studi hanno portato ad individuarne i reali autori.
Tra le opere che arrivano da San Pietroburgo figurano quattro quadri di Bernardino Luini, tra i quali un famoso "San Sebastiano". Un altro nucleo di opere è di Giovan Pietro Rizzoli detto il Giampietrino, con la bella "Maria Maddalena penitente".

Presenti inoltre quadri di Francesco Melzi che seguì poi Leonardo a Parigi, Gian Francesco Mainieri, Giovanni Antonio Bazzi detto il Sodoma, Cesare da Sesto. Importante anche il confronto con Vincenzo Foppa ed il suo allievo Ambrogio da Fossano detto il Bergognone che dominavano la scena artistica lombarda prima dell' arrivo di Leonardo.

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